In Europa si consuma pesce abbastanza regolarmente, ma la frequenza dipende dalla distanza dal mare. È il risultato di un sondaggio Eurobarometro condotto attraverso 28.000 interviste sulle scelte dei consumatori dell’Ue per quanto riguarda i prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Gli intervistati hanno espresso una forte preferenza per l’origine regionale (29%), nazionale (37%) ed europea (14%) dei prodotti. Il 66% ritiene che le informazioni riportate in etichetta siano chiare e di facile comprensione. Il 42% degli europei mangia pesce almeno una volta la settimana e il 30% almeno una volta al mese ma meno di una volta la settimana. In fase di acquisto, l’aspetto e la freschezza del pesce sono tenute in considerazione dal 58%, il costo dal 55%, l’origine dal 42%, mentre gli aspetti ambientali, sociali o etici dal 15%.
Per quanto riguarda il nostro paese, dal sondaggio emerge che il 30% degli italiani mangia pesce almeno una volta la settimana a casa e l’82% ne mangerebbe di più, se costasse di meno. Mentre il 74% dei consumatori europei compra prodotti ittici di preferenza al supermercato, il 59% degli italiani li acquista in pescheria. Il 43% preferisce acquistare prodotti nazionali e solo il 9% predilige i prodotti di allevamento. Infine, gli italiani sono tra i più curiosi di provare nuovi prodotti ittici: 74% contro il 60% della media Ue.