Una coalizione di produttori e distributori alimentari statunitensi ha chiesto al tribunale di dichiarare illegittimità, la presenza sulle etichette delle diciture che permettono di identificare l’uso di ingredienti GM. La recente legge dello Stato del Vermont dice che dal 1° luglio 2016, gli alimenti contenenti ingredienti geneticamente modificati, in quantità superiore allo 0,9% rispetto al peso del prodotto, dovranno indicare nell’etichetta la presenza e non potranno definirsi “naturali”. I promotori del ricorso giudiziario sostengono che i singoli Stati Usa non hanno il diritto di legiferare in materia, in quanto l’unica autorità legittimata a stabilire se un ingrediente geneticamente modificato può essere dannoso per la salute e se debba essere indicato in etichetta sarebbe la Food and Drug Administration (FDA).
Il Vermont è il primo Stato Usa a decidere l’obbligo di etichettatura degli Ogm, senza subordinare l’entrata in vigore della legge, come hanno invece stabilito il Connecticut e il Maine, al fatto che altri Stati vicini facciano altrettanto. Il ricorso del fronte industriale era stato messo in conto, tanto è vero che la legge del Vermont ha previsto la costituzione di un fondo fino a 1,5 milioni di dollari, per sostenere le spese della controversia legale.
Beniamino Bonardi
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La stessa cosa succederà qui da noi quando saranno in vigore i Trattati segreti USA-UE T.I.S.A. e T.T.I.P alla faccia della vittoria di Pirro degli Stati europei che oggi hanno la possibilità di liberalizzare o meno gli OGM sul loro territorio!
Se sono segreti tu come fai a conoscerli?
Il riso abbonda sulla bocca degli stolti!
Informati prima di fare post provocatori!
Te ne accorgerai più presto di quanto tu pensi!
Dovresti essere tu a citare delle fonti attendibili a sostegno delle tue oscure profezie.
Iolanene, non rispondere a post provocatori pro-OGM: facile immaginare che le grandi multinazionali del settore paghino un tanto a post.