In Francia, il Nutri-Score entra ufficialmente nelle nuove linee guida nutrizionali per la popolazione del Programma nazionale nutrizione e salute pubblicate da Santé Publique France. E non è l’unica novità: anche l’alimentazione sostenibile fa la sua comparsa nelle raccomandazioni. Le linee guida per l’alimentazione e l’attività fisica appena pubblicate sono rivolte agli adulti e sono accompagnati da un’infografica semplificata, che riassume tutti gli alimenti e le attività da aumentare, ridurre e preferire.
Secondo le linee guida francesi, tra gli alimenti il cui consumo è da aumentare per una sana alimentazione figurano come sempre frutta e verdura, che devono raggiungere almeno cinque porzioni al giorno, ma anche frutta secca in guscio e legumi secchi, che per la prima volta sono oggetto di raccomandazioni di consumo specifiche. Sono da incrementare anche l’attività fisica e la cucina casalinga al posto dei pasti fuori casa e a base di cibi pronti ultra-trasformati.

Al contrario, si raccomanda di diminuire il consumo di carni rosse (manzo, maiale, agnello, ecc.), salumi e affettati, prodotti troppo salati, cibi e bevande zuccherate e alcolici. In modo specifico le linee guida consigliano di ridurre la presenza nella dieta dei prodotti con un Nutri-Score pari a D ed E, categoria in cui rientrano moltissimi cibi ultra-trasformati. Le raccomandazioni ricordano anche di diminuire il proprio livello di sedentarietà.
Infine, quando è possibile, le linee guida francesi consigliano di preferire cibi biologici e stagionali, per rendere la dieta più sostenibile da un punto di vista ambientale. Sono da privilegiare anche i cereali integrali rispetto alle farine raffinate, gli oli vegetali (extravergine di oliva, colza e noci) al posto del burro, il consumo due volte alla settimana di pesce, alternando pesci grassi e magri, e un’assunzione adeguata di latte e latticini, ma senza esagerare.

Mentre in Francia le linee guida alimentari sono aggiornate con strumenti come il Nutri-Score, che permette di valutare la qualità nutrizionale dei prodotti, e invitano i consumatori a rendere la propria dieta più sostenibile da un punto di vista ambientale, a 16 anni dall’ultima edizione, in Italia non c’è ancora traccia delle linee guida per una sana alimentazione: che il 2019 sia l’anno buono?
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Roberto La Pira