Nella settimana n°40 del 2019 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 65 (15 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende cinque casi: alto numero di Escherichia coli in vongole vive (Venus gallina) dall’Italia; presenza di acido okadaico e tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning) in due lotti di cozze vive (Mytilus galloprovincialis) dall’Italia; piombo in purea di frutti della passione, congelata, dalla Francia; cadmio in astice americano (Homarus americanus), vivo, dagli Stati Uniti.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: istamina in sgombro (Scomber Scombrus) refrigerato, dalla Francia; residui di medicine veterinarie (sulfadiazina) superiori ai limiti (MRL) in pesce tilapia (Oreochromis niloticus) congelata, originaria dalla Cina; mercurio in orata (Pagrus pagrus) refrigerata, dal Marocco; lesioni istologiche dovute al congelamento, in filetti di pesce persico del Nilo (Lates niloticus) refrigerati, dalla Tanzania; Listeria monocytogenes in cozze (Mytilus galloprovincialis) precotte e congelate, dalla Spagna; scarsi dati di tracciabilità per ali di pollo e cosce halal congelate, dal Belgio con materie prime provenienti dai Paesi Bassi.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: migrazione di nichel da due lotti di griglie e leccarde per forno, dalla Turchia; sostanza non autorizzata (fenthion) in arance dall’Uruguay; migrazione di cromo da forchette da dolce in acciaio, dalla Cina; additivo (E 251 – nitrato di sodio) non autorizzato in salsicce aromatizzate, provenienti dalla Spagna;
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione