Nonostante alcuni paesi li vietino ai minorenni e la pubblicità sia proibita quasi ovunque, negli Stati Uniti – paese dove sono in vigore alcune limitazioni locali – alcuni produttori di energy drink hanno trovato il modo di pubblicizzare ai bambini bevande, che di fatto hanno una composizione indistinguibile da quella dei prodotti destinati agli adulti. Confezioni coloratissime, ritocchi alle formulazioni e aromi ispirati a famosi marchi di caramelle Swedish Fish, Bubblicious, Sour Patch Kids e Warheads hanno reso i prodotti della linea Ghost (energy drink e integratori) popolarissimi, facendo lievitare le vendite negli ultimi mesi, probabilmente anche perché ragazzi e genitori non sono consapevoli di quello che acquistano e dei rischi a essi associati.
Ad accendere un faro sono ora gli esperti del Ruud Center for Food Policy & Health dell’Università del Connecticut insieme con Truth in Adevertising.org (un’associazione no profit che indaga in modo particolare sulla pubblicità ingannevole) che, ravvisando gli estremi di una violazione di legge, hanno inviato un esposto alle autorità federali (specificamente alla Fda e all’agenzia federale per il commercio), dopo che gli appelli all’azienda sono caduti nel vuoto. Parallelamente, hanno contattato 40 aziende, sollecitandole a modificare le ricette, le etichette e, soprattutto, il marketing.
L’iniziativa è nata dopo che un’indagine ha rivelato quanto pervasiva sia la strategia di marketing di Ghost, che si esplica attraverso i social media e i relativi influencer, le piattaforme di live streaming per il gaming e le sponsorizzazione di eventi sportivi e squadre giovanili, più efficaci delle pubblicità tradizionali.
Oltre ad andare contro gli impegni a non pubblicizzare bevande che favoriscano l’obesità tra i più giovani, e alle indicazioni dell’American Medical Association, che chiede di vietare le vendite di energy drink ai minorenni, i contenuti sponsorizzati non dicono mai esplicitamente che si tratta di prodotti non adatti ai bambini. Inoltre le diciture sulle etichette analizzate dai ricercatori sono in caratteri minuscoli e in posizioni del tutto marginali, al punto che è quasi impossibile notarle e capire cosa c’è scritto. Si leggono invece molto bene i claim salutistici che esaltano l’aumento della concentrazione e delle performance fisiche e mentali, il contrasto all’ansia e svariati altri benefici mai dimostrati e per i quali la Fda non ha concesso alcuna autorizzazione.
L’iniziativa è nata dopo che un’indagine ha rivelato quanto pervasiva sia la strategia di marketing di Ghost, che si esplica attraverso i social media e i relativi influencer, le piattaforme di live streaming per il gaming e le sponsorizzazione di eventi sportivi e squadre giovanili, più efficaci delle pubblicità tradizionali.
Oltre ad andare contro gli impegni a non pubblicizzare bevande che favoriscano l’obesità tra i più giovani, e alle indicazioni dell’American Medical Association, che chiede di vietare le vendite di energy drink ai minorenni, i contenuti sponsorizzati non dicono mai esplicitamente che si tratta di prodotti non adatti ai bambini. Inoltre le diciture sulle etichette analizzate dai ricercatori sono in caratteri minuscoli e in posizioni del tutto marginali, al punto che è quasi impossibile notarle e capire cosa c’è scritto. Si leggono invece molto bene i claim salutistici che esaltano l’aumento della concentrazione e delle performance fisiche e mentali, il contrasto all’ansia e svariati altri benefici mai dimostrati e per i quali la Fda non ha concesso alcuna autorizzazione.
In realtà gli energy drink e gli integratori di Ghost sono prodotti per adulti, al gusto di famose caramelle e dotati di un packaging accattivante. E, in quanto tali, sono pericolosi per le quantità di caffeina presenti e per i possibili mix con l’alcol, come hanno dimostrato numerosi studi e sottolineato, negli ultimi anni, molte autorità sanitarie e medico-scientifiche. Di certo, la loro assunzione non andrebbe promossa nelle fasce d’età più giovani. Ma, al contrario, questo è ciò che avviene, almeno negli Stati Uniti. Ed è grazie a queste strategie che gli energy drink sono l’unica tipologia di bevande in crescita tra i più giovani, non solo negli USA ma anche in Europa. “Questa pratica deve finire” ha detto senza ambiguità la direttrice esecutiva di Tina.org, Bonnie Patten, mentre Fran Fleming-Milici, direttrice degli studi sul marketing del Ruud Center, ha sottolineato: “Numerosi studi hanno dimostrato il forte impatto che il marketing ha sui consumi, sulle preferenze e sulle richieste dei bambini. L’abbinamento di loghi di caramelle che hanno una chiara attrazione per i bambini con prodotti che danneggiano la loro salute è una dimostrazione eclatante dell’anteposizione del profitto al buon senso e al benessere dei bambini”.
© Riproduzione riservata Foto: Tina.org
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Giornalista scientifica
Gli Energy drink ,bevande molto ricche di caffeina fanno male se assunte in eccesso.. Attenzione….