Tra il formaggio Emmentaler Ferrari e quello Coop nessuna differenza, se non nel prezzo: luogo di produzione, confezionamento, valori nutrizionali sono gli stessi
Tra il formaggio Emmentaler Ferrari e quello Coop nessuna differenza, se non nel prezzo: luogo di produzione, confezionamento, valori nutrizionali sono gli stessi
Redazione 22 Gennaio 2014La ricerca della convenienza è quasi un obbligo per molti consumatori, soprattutto in tempi di crisi, uno degli effetti è la crescita dei prodotti con il marchio del supermercato. Nel caso dell’Emmental e di formaggi simili, la marca commerciale ha guadagnato maggiori quote di mercato, tanto da rappresentare oltre il 40% delle vendite. Ma quali sono le reali differenze?
Il Fatto Alimentare ha messo a confronto l’Emmentaler svizzero DOP con lo stesso prodotto a marchio Coop, entrambi confezionati da Ferrari Giovanni Industria Casearia nello stabilimento di Ossago Lodigiano. Si tratta di formaggi svizzeri a pasta dura ottenuti da latte crudo in caseifici artigianali della valle dell’Emme. Per essere commercializzati i formaggi sono confezionati in atmosfera protettiva dalla stessa azienda casearia (Ferrari) , specializzata nella commercializzazione di latticini preconfezionati. Il tipo di confezione e i valori nutrizionali sono praticamente uguali, varia invece il prezzo: 12,36 euro/kg per l’Emmentaler Coop, contro i 17,00 euro/kg di Ferrari.
Si tratta di una differenza piuttosto consistente considerando che il luogo di produzione è lo stesso. I due prodotti risultano per il consumatore praticamente uguali, non avendo l’Emmentaler di marca specifiche indicazioni che lo differenziano dal formaggio Coop. Ferrari confeziona anche per altre catene: Carrefour ha sugli scaffali lo stesso prodotto nel formato da 300g, al costo di 12,30 euro al kg. Simply vende il prodotto nella confezione da 250g al costo di 12,76 euro al Kg . L’altro elemento da saottolineare è che gli ingredienti e i valori nutrizionali dei prodotti marchiati Carrefour e Simply sono in linea con quelli dell’Emmentaler Coop e Ferrari.
Abbiamo chiesto chiarimenti al caseificio Ferrari Giovanni, che però ha declinato l’invito dicendo che informazioni sulla materia prima, sul grado di stagionatura o su altri aspetti della lavorazione che potrebbero essere alla base di differenze tra i vari prodotti, sono tutelate da clausole di riservatezza. È importante tuttavia sapere che le caratteristiche e la lavorazione dei formaggi svizzeri DOP sono regolati da precise norme di produzione, per cui le differenze non possono essere così rilevanti come lascia intendere il prezzo di Ferrari. I prodotti rilevati risultano quindi simili e soprattutto sostituibili per il consumatore attento al prezzo.
I nostri clienti possono fidarsi del formaggio a marca commerciale considerando che, come sottolinea Coop, l’Emmentaler è prodotto in caseifici svizzeri selezionati insieme al caseificio Ferrari ed è quindi garantito per quanto riguarda la materia prima e il processo di lavorazione. Inoltre Coop conferma che si tratta di un prodotto analogo a quello di Ferrari anche dal punto di vista della stagionatura. La differenza di prezzo riscontrata pari a circa il 27%, rientra nel posizionamento dei prodotti con il marchio Coop che mediamente risultano inferiore del 25% rispetto agli analoghi prodotti di marca.
Claudio Troiani
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Mah, senza polemica: comparazioni di questo tipo non sono complete e secondo me non servono a nulla.
Non parlo tanto di questo caso, parlo in generale.
Che senso ha fare una comparazione tra due prodotti senza affiancarla a delle analisi sensoriali scientifiche più o meno complesse?
In questo caso si dice che uno costa meno dell’altro e si ipotizza che siano sostituibili perchè praticamente identici…senza però avere nulla che supporta questa ipotesi…Non lo trovo corretto.
Poi magari in questo caso specifico è vero, ma in generale senza l’analisi sensoriale non lo si può dire…
Ovviamente mi riferisco ad analisi sensoriale condotta scientificamente…
A mio avviso la comparazione effettuata in questo caso è piuttosto precisa e significativa.
A livello scientifico si può notare che i valori nutrizionali delle due referenze sono identici, il luogo di produzione è lo stesso, la lavorazione è uguale in quanto regolamentata per ottenere il marchio DOP…
Se aggiungiamo inoltre che il test effettuato sui consumatori conferma l’uguaglianza sensoriale non credo che vi siano più dubbi… è solo una questione di brand.
Terrei a precisare che con questo non voglio colpevolizzare il produttore che cerca di spuntare una marginalità maggiore con prodotti a suo marchio, sto semplicemente analizzando informazioni oggettive.
Per la precisione noi non abbiamo condotto nessun test organolettico o sensoriale sui formaggi
Di quale test effettuato sui consumatori parla?
In ogni caso un conto è un test sui consumatori un altro l’analisi sensoriale svolta da un panel, anche un semplice test duo-trio che sarebbe sufficiente per avere un dato oggettivo a supporto del fatto che un prodotto sia o non sia sostitutivo di un altro. Come ho scritto nel mio primo intervento, sono d’accordo che in questo caso specifico la comparazione possa avere molto probabilmente senso, per questo ho specificato che mi riferivo alle comparazioni che vengono fatte qui, in generale.
Alessandro , è camillo che parla di test sui consumatori
Gentile Redazione,
ancora una volta, continuo a ravvedere una promozione diretta e subdola della marca commerciale basata su sterili comparazioni di prezzo. Un danno che si aggiunge alla beffa per tutte le aziende italiane che oggi sono costrette a vendere sottocosto alle insegne del supermercato pur di non vedersi tagliati fuori e sparire dal mercato.
Aziende che hanno investito anni e denaro in ricerca e sviluppo, stabilimenti produttivi, manodopera.
Mi sembra che il peso giornalistico così strutturato alimenti un grave problema della nostra economia, creando un danno, “un demone”, senza dubbio non utile allo sviluppo del made in Italy che ha ben altre prospettive di crescita, in primis una cultura della qualità non della guerra del minor prezzo.
Il fatto che non se ne parli è grave.
Da italiano e da lettore sono profondamente dispiaciuto.
Saluti
Buonasera,
in parte concordo con Alessandro, perchè la comparazione è oggettiva quando si va oltre alla semplice zona di produzione e di valori nutrizionali. Sui latticini entrano in gioco anche il costo del latte e la sua qualità che varia molto in funzione di quello che richiede il produttore.
Però è vero anche che la redazione dice che il prodotto è “comparabile” non identico e su questo sono d’accordo.
In ultimo mi sembra di ricordare che Emmentaler non dovrebbe essere DOP, anzi la denominazione è stata attribuita proprio perchè L’ Emmental svizzero aveva acquisito la DOP e quindi la tipologia di formaggio ha dovuto cambiare nome.
Correggetemi se sbaglio, in caso contrario la differenza di prezzo, seppur esagerate, potrebbe essere attribuita a quello.
Grazie
Giovanni
Entrambi i formaggi sono Emmentaler DOP, sottoposti al controllo di
un consorzio di tutela e in questo senso sono simili. Sono d’accordo che per fa
re un confronto preciso ci vorrebbero un’analisi sensoriale e analisi sulla mate
ria prima che noi non possiamo fare, ma in questi articoli di confronto si danno
indicazioni generali sulla possibilità che ci siano eventuali differenze. In questo caso i caseifici utilizzati da Ferrari per il formaggio confezionato
con il proprio marchio potrebbero essere differenti da quelli utilizzati per il
formaggio Coop (caseifici come sottolineato nell’articolo selezionati comunque
in collaborazione tra la catena e Ferrari). D’altra parte se ci fossero delle so
stanziali differenze tra il prodotto di marca e quello a marca del distributore
l’azienda confezionatrice lo metterebbe in rilievo. Per quanto riguarda la diffe
renza di prezzo bisogna ricordare che le marche commerciali costano solitamente
meno del prodotto di marca, non avendo costi di marketing, e soprattutto che il
prezzo lo fa sostanzialmente la catena e non il produttore per cui il prezzo ste
sso di Ferrari può anche variare da un supermercato all’altro.
Non ero a conoscenza che anche Emmentaler avesse ottenuto la DOP, grazie per l’informazione.
Dalla mancata “sponsorizzazione” di eventuali differenze lei deduce che il prodotto non differisca molto, effettivamente la deduzione regge, dato che sappiamo che i produttori utilizzano tutte le informazioni possibili sui prodotti.
Al di la dei test specifici che sarebbero da condurre sui prodotti mi trova, come già detto, pienamente daccordo che i prodotti sono effettivamente comparabili.
Dott. La Pira, mi riferivo al sig. Camillo, ma il commento è finito sotto al suo!
Chiedo venia, tuttavia leggendo l’articolo mi era sembrato che la frase ” I due prodotti risultano per il consumatore praticamente uguali” si rifacesse ad un test sensoriale effettuato in precedenza.
Evidentemente, a parte la valutazione di elementi di costo diversi dal prodotto confezionato per COOP che non conosciamo (stagionatura, caseifici , selezione del latte, costi di distribuzione e quant’altro), la ditta Ferrari può mettere in vendita il prodotto a proprio marchio al prezzo che ritiene più opportuno con le proprie strategie, ritenendo che vi sia una fascia di consumatori con grande apprezzamento del marchio Ferrari. La GDO ha l’abitudine di spremere i suoi fornitori al massimo, spesso fino al limite del sottocosto che il fornitore spesso è costretto ad accettare suo malgrado pur di garantirsi dei volumi e spese generali inferiori, e in più la GDO gli fa una concorrenza spietata.
Vorrei delle precisazioni.
Compro occasionalmente l’Emmentaler DOP Coop perche’ dichiarato fatto con latte crudo e senza fermenti lattici aggiunti (entrambi questi fattori li considero positivi anzi pregevoli). Ma e’ cosi’?
E l’Emmentaler DOP Ferrari mi confermate che sia fatto con latte crudo e con l’aggiunta di fermenti lattici?
Se cosi’ e’, secondo me, al di la’ di una fallace analisi sensoriale, il Coop e’ certamente piu’ pregevole del Ferrari.