Due focolai distinti di intossicazione da botulino hanno colpito l’Italia nelle ultime settimane, causando due vittime e il ricovero di oltre una dozzina di persone. I casi si sono verificati in Sardegna, a Monserrato (CA) e in Calabria, nella zona di Diamante (CS).
Il caso in Sardegna
Il primo focolaio è stato rilevato a Monserrato, vicino a Cagliari il 2 agosto e otto persone sono state intossicate da pietanze contenenti salsa guacamole. Una è morta all’ospedale Businco dopo un iniziale ricovero al Brotzu. La donna era tra le prime ad aver manifestato i sintomi. Restano ricoverati una 14enne e una 62enne (in rianimazione a Monserrato) e un bambino di 11 anni trasferito al Policlinico Gemelli di Roma. La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta e indaga il titolare del chiosco che ha venduto il guacamole contaminato che aveva come ingrediente principale salsa di avocado.

Ritirata salsa avocado Metro Chef
Il focolaio ha portato al ritiro delle salsa di avocado Metro Chef surgelata venduta in confezione da 1 kg dai supermercati all’ingrosso della catena Metro presenti in tutta Italia e utilizzata presumibilmente per preparare i panini mangiare dalle persone intossicate. Il richiamo del prodotto è stato diffuso dal sistema di allerta il 2 agosto a distanza di oltre una settimana dalla fine del festival che si è tenuto dal 22 al 25 luglio a Monserrato (Cagliari) senza precisare che il ritiro era collegato al focolaio rilevato in Sardegna.
Il caso in Calabria
Il secondo cluster è stato scoperto ieri e ha coinvolto dieci persone intossicate dopo aver consumato un panino presso un food truck a Diamante, in provincia di Cosenza. Uno di loro, Luigi Di Sarno, turista 52enne di Cercola (NA), è morto durante il tragitto di ritorno verso casa, dopo un primo accesso infruttuoso a una clinica privata. I sintomi si erano manifestati ore dopo il pasto, e l’uomo è deceduto nonostante l’intervento dell’elisoccorso. Un’altra donna è morta dopo avere mangiato presso lo stesso chiosco un panino simile.
Sono nove i ricoverati: sette in terapia intensiva, un ragazzo in pediatria e una persona al pronto soccorso. Cinque di loro hanno ricevuto l’antidoto, il siero antitossina botulinica, inviato d’urgenza da Taranto e Roma.

Il prodotto sospettato di essere la causa – forse dei broccoli contaminati – è stato sequestrato su tutto il territorio nazionale dalla Procura di Paola, che ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato e commercializzazione di alimenti nocivi. Le indagini sono affidate ai NAS e all’ASP di Cosenza.
Nel secondo caso di Cosenza la responsabilità verrebbe attribuita a conserve di broccoli utilizzate per i panini che il procuratore di Paola avrebbe proceduto a sequestrare in tutta Italia in via precauzionale.
La criticità dell’intera operazione è che né il ministero né le altre istituzioni hanno diramato il nome del prodotto a base di broccoli sospettato che in questi casi viene richiamato e bloccato attraverso la catena del sistema di allerta.
Il caso delle zuppe
Per il sistema di allerta messo a punto dal Fatto Alimentare, la salsa di avocado Metro Chef si colloca al 364° nella lista dei prodotti che sono stati ritirati dal mercato nei primi 7 mesi del 2025. Quest’anno i ritiri di prodotti correlati al botulino per fortuna sono stati pochi. A gennaio è stato ritirato precauzionalmente un lotto composto da 16 tipi di conserve vegetali a marchio Mentuccia che comprendeva conserve di melanzane pomodori secchi peperoni e marmellate, patente di capperi.
C’è stato nel 2024 il ritiro di una zuppa fresca di farro e verdure vendute da Eurospin. Dopo quell’episodio il ministero ha invitato le aziende che producono zuppe fresche a indicare sull’etichetta la necessità di cuocere per almeno 5 minuti prima del consumo.
I sintomi e i rischi del botulino
Il botulismo è una patologia rara ma molto grave, causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. I sintomi iniziano da poche ore a qualche giorno dopo l’ingestione: vista offuscata o doppia, difficoltà a parlare, deglutire e respirare, secchezza della bocca e ritenzione urinaria. Nei casi più gravi può insorgere paralisi respiratoria, anche fatale. Se diagnosticato tempestivamente, la patologia può risolversi, ma la guarigione richiede settimane o mesi.
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Domanda: ho raccolto dei capperi su un muro in città, le ho sciacquati, asciugati, e messi semplicemente in un barattolino ricoperti di sale grosso!
Può essere pericoloso?
Grazie
Se fa un passaggio in acqua e aceto (50/50) è meglio .In ogni caso il barattolo è aperto e quindi il botulino non si può sviluppare perché cresce in ambiente anaerobio
a mio avviso passaggio in acqua e aceto inutile se sono sotto sale.
Se si possiede un forno a vapore poteva essere una buona idea un passaggio per qualche minuto a 80 gradi. Una sorta di “pastorizzazione”, si eliminano i patogeni che non sono stati eliminati col lavaggio. il sale poi serve per non far proliferare la carica batterica.
Grazie