Per Vittorio Sgarbi la pubblicità delle caramelle Dietor e Dietorelle della Sperlari (*) è immorale per i bambini. Le immagini mostrano una realtà variegata di situazioni di intimità domestica. Il video mostra due donne che si baciano scambiandosi una caramella, la stessa caramella è la protagonista in una scena in cui un uomo steso in un letto abbraccia due donne. E ancora: le riprese mostrano due adolescenti che si baciano chiudendosi a chiave in camera. Il problema, secondo Vittorio Sgarbi, è che lo spot va in onda a tutte le ore del giorno, anche quando i bambini guardano la televisione. Per questo ha inviato esposti sia all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sia all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Intervistato dal Corriere della sera l’interessato precisa che «Sono un libertino naturale, però non è possibile che in epoca di ddl Zan si pensi di difendere le categorie fragili come i trans o le lesbiche e non si pensi alla fragilità dei bambini». Secondo Sgarbi, lo spot «offende la dignità della persona e le convinzioni religiose e ideali, può indurre a comportamenti pregiudizievoli e arrecare pregiudizio morale o fisico a minorenni».
(*) Dietorelle è un marchio dell’azienda cremonese Sperlari oggi di proprietà del gruppo tedesco Katjes International.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Confermo lo sbigottimento che anche io ho provato alla vista dello spot.
Come Sgarbi, non voglio fare il moralista ma non capisco il collegamento del messaggio pubblicitario con il prodotto…
Del resto non tutte le pubblicità vengono bene.