Sono sempre di più i proprietari di animali domestici che (per ragioni salutiste, ecologiche o etiche) scelgono di non mangiare né carne né pesce, almeno in uno dei due pasti principali, e che, come rivela uno studio condotto nel 2019 dai ricercatori dell’Ontario Veterinary College e riportato dalla rivista Best Friends, decidono di far seguire una dieta vegetariana o vegana anche ai propri cani e gatti.
In alcuni casi la decisione è resa necessaria dalla presenza di allergie o intolleranze alimentari, problemi gastrointestinali e malattie sistemiche che richiedono l’eliminazione delle proteine animali dalla loro alimentazione. Ma spesso tale rinuncia é dettata dal timore rispetto ai pericoli per la salute connessi al consumo di cibi per animali a base di carne, soprattutto se cruda e quindi soggetta al rischio di contaminazione da Salmonella e batteri enterococchi, che possono causare infezioni gravi e nel 40% dei casi risultano resistenti agli antibiotici. I veterinari, tuttavia, mettono in guardia rispetto a questa scelta, soprattutto se si opta per il ‘fai da te’, che rende molto facile sbagliare. Infatti gli animali domestici hanno esigenze nutrizionali diverse e, in ogni caso, necessitano di una dieta non solo sana e gustosa, ma anche ben formulata a seconda delle loro caratteristiche ed esigenze legate a razza, età, sesso, stile di vita.
I gatti sono carnivori obbligati poiché, come spiegano la Società americana per la prevenzione della crudeltà verso gli animali (Aspca) e l’Animal Poison Control Center (Apcc), il loro apparato digerente non si è evoluto in modo da essere in grado di assimilare correttamente i nutrienti dai vegetali; quindi hanno bisogno di consumare carne per garantirsi il giusto apporto delle sostanze necessarie per sopravvivere, come la taurina (un amminoacido essenziale che, a differenza dell’arginina, non si trova in fonti vegetali ma che è fondamentale per mantenere in buono stato il sistema cardiocircolatorio e la vista), le proteine di vario tipo (che nei vegetali non sono presenti in livelli adeguati) e la vitamina A (dal momento che posseggono bassi livelli dell’enzima necessario per ottenerla dalla scissione di carotenoidi, come il ß-carotene).
I cani, invece, sono ormai considerati onnivori perché, dopo decine di migliaia di anni di convivenza stretta con gli esseri umani, si sono abituati a cibarsi di alimenti diversi dalla sola carne. Alcune razze sembrerebbero inoltre avere una predisposizione genetica ad assimilare l’amido presente in alcune verdure (come patate, lupini dolci, piselli, lenticchie, carote, piselli, ceci, zucca, mele e mirtilli) e a trarre energia dai carboidrati. Quindi, sebbene la carne (alternabile a formaggio e uova) resti per loro la principale fonte di proteine pregiate, calcio e zinco, i cani possono mangiare verdure e persino diventare vegetariani, purché la loro dieta sia equilibrata e completa di tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali.
Abituare il cane alla dieta vegetariana richiede una progressiva modificazione della sua alimentazione complessiva, a partire dall’introduzione nella ciotola di una porzione (via via crescente) di un alimento vegetariano ogni giorno, in aggiunta al solito cibo, di modo che l’animale lo accetti quasi senza accorgersene.
Più controversa la questione della dieta vegana, rispetto alla quale gli esperti assumono posizioni divergenti: se da un lato alcune ricerche, riassunte in un articolo del sito Plant Based (come ad esempio lo studio pubblicato da Plos One nel 2016), hanno rivelato che una dieta priva di carne può comportare benefici per i cani, quali miglioramento delle condizioni del pelo, controllo del peso, del diabete, delle allergie, regressione dell’artrite e della cataratta, diminuzione dell’incidenza di cancro, infezioni, ipotiroidismo ed ectoparassiti (pulci, zecche, pidocchi e acari) e aumento della salute e della vitalità in generale; dall’altro come sottolinea un recente studio condotto dai ricercatori del dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università canadese di Guelph in Ontario insieme ai colleghi della Nuova Zelanda, non esistono ancora analisi in grado di dimostrare la completezza nutrizionale della maggior parte delle diete vegane e non ci sono abbastanza dati per valutarne gli effetti a breve o a lungo termine sulla salute dei pet.
Infatti, a fronte di un’elevata digeribilità e di un maggiore apporto di fibre e oligosaccaridi benefici per il microbiota intestinale, per il livelli di diminuzione di colesterolo e trigliceridi nel sangue, una dieta a base completamente vegetale richiede una conoscenza molto approfondita della corretta composizione degli alimenti e dei loro abbinamenti, per evitare interazioni che comporterebbero il rischio di carenze nutrizionali (ad esempio, occorre sapere che nella farina d’avena c’è molto zinco e che, mentre le proteine e gli amminoacidi di origine animale ne migliorano l’assorbimento, l’acido fitico delle piante può ridurlo, e lo stesso succede con una quantità eccessiva di calcio).
Il consiglio quindi è di non improvvisare, ma di chiedere il parere del veterinario (meglio se esperto in nutrizione animale) prima di adottare un regime alimentare a base vegetale per il proprio cane e di effettuare la transizione sotto la sua supervisione, adottando un piano alimentare corretto. Per quanto riguarda invece la scelta tra gli alimenti a base vegetale già pronti (secchi o umidi), l’approccio più sicuro è affidarsi alle aziende produttrici che garantiscono gli adeguati controlli, per assicurare la messa in commercio di mangimi completi, bilanciati ed eventualmente arricchiti di specifici nutrienti nelle giuste quantità.
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Gente che ha davvero perso il contatto con la realtà.
Perché ? Se ho capito bene l’articolo, non si puó generalizzare.. Nel caso dei gatti, so che esiste da molti anni una linea di crocchette vegetali con integratori e credo che sarebbe interessante confrontare questa alternativa con il cibo “normale”
Personalmente non credo che il cane tragga beneficio dall’eliminazione della carne. E secondo me nemmeno l’uomo. Le carenze non possono essere rimpiazzate da integratori. Conosco vegetariani che hanno avuto gravi problemi al momento di fare interventi chirurgici. NON mettiamo i nostri cani nelle stesse situazioni. E questo vale anche per i proprietari vegetariani/vegani. Le allergie sono in aumento nel cane come succede nei bambini. Ma se si tratta di allergie alimentari basta eliminare il cibo usato e fare i test per trovarne di più tollerato. Se invece si tratta di forme atopiche (dipendenti da pollini o altro) restano solo i farmaci.
/// Le carenze non possono essere rimpiazzate da integratori \\\ Dipende anche dalla qualitá degli integratori.. Non credo che la carne di oggi sia molto piú salutare
/// Conosco vegetariani che hanno avuto gravi problemi al momento di fare interventi chirurgici \\\ Da quello che so il problema è quello del livello di vitamina B12 nel sangue e puó riguardare sia vegani che carnivori.. Ecco perché molti vegani consumano integratori proprio di vitamina B12
Ho due gatti e non mi verrebbe mai in mente di nutrirli con una dieta a base vegetale nonostante io sia una persona che ha scelto di limitare assunzione di carne e pesce e sia molto sensibile alle tematiche ambientali. Semplicemente perché non è la loro dieta, non è ciò che mangiano in natura e pensare di rimpiazzare i nutrienti con degli integratori è da scriteriati, per essere gentili. La stessa cosa vale per i cani che, però, sono sicuramente più adattabili. Sarei proprio curiosa di sapere quanta di quella gente che decide di far diventare vegetariano il proprio animale lo fa facendosi seguire da un veterinario esperto di alimentazione…con quello che costano. Inoltre credo che in nome di presunte questioni ambientaliste si stia completamente travisando la realtà, in questo come in molti altri ambiti della nostra vita.
Ho cani da sempre e, dopo averne persi alcuni per cancro, ho deciso che i miei cani sarebbero diventati vegetariani come me. Preparo loro pappe sane e varie con verdure, uova, formaggio (poco), olio EVO e qualche bocconcino rigorosamente vegano. Le mie piccoline, due spitz piccole, sono sane, belle e non hanno mai avuto una malattia di nessun genere. La più vecchia che ha più di dodici anni, ha superato anche l’operazione alla testa del femore riprendendosi perfettamente e continuando ad accompagnarmi anche in lunghe passeggiate in montagna.
Una mamma premurosa.
Battuta scherzosa a parte, anche questa è una testimonianza.
I cani hanno i canini non per addentare le zucchine… Possibile che siamo a questi livelli? La cosa che mi turba è che viene considerato amore per gli animali, è come dare farina di ossa alle mucche e abbiamo visto cosa è successo
Tra gli animali di cui si contano i canini più lunghi, abbiamo numerosi erbivori come i gorilla, cammelli e gli ippopotami.