Benefici molto significativi al cuore e un miglioramento sensibile del profilo metabolico e dei lipidi ematici, sono questi i vantaggi apportati dalla cosiddetta Dieta nordica, codificata nel 2012 da un panel di esperti. Questo tipo di alimentazione comprende i vegetali tipici dell’area nord europea, come le rape, i piselli, i fagioli, i cavoli, le cipolle e gli ortaggi a radice, ma anche le pere, le prugne, le mele e i frutti di bosco, a cui si aggiungono grassi specifici, come gli oli di colza, di semi di lino e di girasole e quelli contenuti nelle noci, nel pesce e nei molluschi e, ancora, cereali integrali, pochissima carne, formaggi magri e, in generale, cibo non industriale.
La dimostrazione dell’efficacia di questo regime alimentare proviene da uno studio pubblicato su Clinical Nutrition e realizzato da un team internazionale di ricercatori che lavorano in diversi paesi nord europei (Finlandia, Norvegia, Svezia, Islanda e Danimarca). Lo studio, sintetizzato in un articolo pubblicato sul sito dell’Università di Copenaghen, ha voluto verificare gli effetti di questo tipo di alimentazione al di là delle conseguenze sul peso. A tale scopo i ricercatori hanno studiato un campione di 200 persone ultra cinquantenni con un alto indice di massa corporea e un elevato rischio di diabete e patologie cardiovascolari. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha seguito la Dieta nordica e l’altro, di controllo, ha mantenuto l’alimentazione abituale. Per sei mesi le persone coinvolte nello studio sono state sottoposte a periodici controlli ematici e delle urine.
Per scongiurare il rischio che i benefici fossero associati alla riduzione del peso i ricercatori hanno adottato un accorgimento: quando i partecipanti perdevano peso, chiedevano loro di aumentare le calorie in modo ma mantenere un indice di massa corporea stabile, proprio per avere una visione chiara del solo effetto metabolico. Questo effetto non ha tardato a manifestarsi: nei soggetti che hanno seguito la Dieta nordica si è rilevato infatti un netto miglioramento del colesterolo e degli altri grassi nel sangue e una migliore regolazione dei livelli di zucchero.
Secondo gli autori, quest’effetto marcatamente benefico è causato da un mix di sostanze e, in particolar modo, dagli acidi grassi insaturi che derivano dal pesce e dagli oli vegetali scelti, oltreché dagli antiossidanti dei frutti di bosco e dalle fibre dei cereali, che apportano anche minerali e vitamine. I benefici si devono inoltre alla bassa quantità di alimenti ultratrasformati, visto che nella Dieta nordica si devono mangiare il più possibile alimenti semplici e cucinati in casa, a partire da ciò che viene prodotto localmente. Da questo punto di vista, si tratta anche di un regime particolarmente sostenibile, perché basato su materie prime a km zero o quasi. Gli autori hanno concluso che l’importanza della perdita di peso, spesso associata a questo tipo di dieta, soprattutto nelle persone a rischio, resta confermata, ma i benefici sono molto significativi anche quando questa non si verifica.
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Giornalista scientifica