Cracker Crisps, il nuovissimo prodotto di Kellogg’s Special K, non è ancora sul sito web italiano della multinazionale (c’è un sito europeo con una pagina descrittiva) ma è già presente sugli scaffali dei supermercati con un’ampia gamma di gusti: si tratta dei Cracker Crisps.
La novità è che si tratta del primo snack salato firmato Kellogg’s, che per l’occasione ha scelto un un nome che mescola cracker e patatine. Di fatto il prodotto è abbastanza simile alle patatine o meglio agli estrusi di patata come le Pringles o i nachos messicani ossia snack a forma di patatine fritte ottenute da farine pressate. Cracker Crisps è a base di amido di tapioca, patate disidratate, farina di frumento (vedi tabelle sotto). È abbastanza curioso che nella ricetta venga utilizzato l’amido di tapioca, ottenuto da un tubero tipicamente tropicale importato in Belgio dove si trova lo stabilimento di produzione (mettendo insieme materia prima, fabbricazione e luoghi di consumo abbiamo un tipico sempio di globalizzazione).
Special K Cracker Crisps Original Sea Salt ha soltanto l’8% di grassi contro il 33% delle patatine classiche (dato relativo a Pai e Amica Chips). Per questo motivo lo slogan scelto per pubblicizzare il prodotto sul web è “Oggi puoi dire sì alle patatine”. Una porzione da 30 grappresenta il 3% di grassi riferito alla Quantità Giornaliera Indicativa (GDA) per un adulto, mentre il valore energetico è pari al 6% del fabbisogno (122 kcal). Il quantitativo di sale è un elemento critico anche se compare nella denominazione del prodotto sull’etichetta (snack di tapioca, patate e frumento al gusto di sale marino). Lo snack ha il 2,15% di sale equivalente a 0,65 g a porzione, ossia l’11% delle GDA. Il dato non risulta eccessivo a patto di consumare solo una porzione.
Nella lista degli ingredienti troviamo un esaltatore di sapidità così composto: siero di latte in polvere, maltodestrina, sale marino, cipolla in polvere, estratto di lievito, lievito autolisato, pepe nero, colorante (E160 c). Tanti componenti per insaporire ci sembrano troppi, anche perchè sono del tutto assenti nelle patatine tradizionali. L’elenco va avanti con l’olio di girasole non idrogenato, la farina di mais, la fibra d’avena, il sale, lo stabilizzante (E450), l’antiossidante (E304) e l’emulsionante (E471) !
Dopo avere letto questo elenco è difficile condividere la frase scelta da Kellog’s quando dice che il prodotto è stato ideato per potersi “concedere deliziose patatine senza sensi di colpa”. Il prezzo è poco influente sulla scelta di acquisto per un fuori pasto di questo tipo e comunque non è particolarmente elevato rispetto ad altri snack analoghi.
(*) la porzione risulta eggermente superiore a quelle patatine classiche che è di 25 g
Valeria Torazza
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