patatine san carlo cracco
La campagna pubblicitaria delle patatine San Carlo sponsorizzate da Carlo Cracco inizierà il 6 aprile

Cosa c’entra l’alta cucina con le patatine San Carlo? La domanda nasce spontanea dopo la presentazione della campagna pubblicitaria che ha mobilitato lo chef Carlo Cracco per promuovere la patatina “Rustica” San Carlo prodotta dal gruppo Unichips.

L’idea è quella di presentare queste patatine come ingrediente-base per abbinamenti sofisticati, come uova di quaglia con pancetta e senape, alici marinate al pepe rosa e lime, oppure quenelle di salmone con purea di mango e zenzero. Tutte le ricette sono state appositamente create da Cracco e sono stampate sul retro delle confezioni.

 

La collaborazione tra lo chef e la San Carlo è stata sancita da una presentazione in un ristorante milanese, dove gli invitati hanno potuto gustare le nuove creazioni e visionare in anteprima la campagna pubblicitaria, il cui inizio è previsto a partire dal 6 aprile. Lo chef sarà quindi  l’unico testimonial con lo slogan “in cucina ci vuole audacia”. Con l’occasione Cracco ha anche annunciato l’intenzione di avviare “nuovi progetti condivisi” con l’azienda.

 

cracco-san carlo
Non è la prima volta che uno chef di grido lega il suo nome a prodotti di consumo, con risultati non sempre brillanti

Si tratta di una scelta che fa discutere (leggi articolo). Non è la prima volta che un cuoco di grido lega il proprio nome a prodotti o immagini ad effetto, con risultati non sempre brillanti. Ricordiamo la copertina del mensile GQ censurata dal Giurì della pubblicità, per la foto di Cracco affiancato da una donna nuda (vedi foto sotto), ritenuta offensiva nei confronti della dignità femminile. Anche uno spot della Coca-Cola con Simone Rugiati, è stato censurato dall’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria. In questa rassegna del buon gusto va anche aggiunta la sponsorizzazione di Gualtiero Marchesi ai panini di McDonald’s.

 

L’idea di usare le patatine come ingrediente verrà promossa da San Carlo anche attraverso i social media e sul sito dell’azienda, dove troviamo suggerimenti e ricette che vedono la partecipazione anche di altri cuochi come il giovane Roberto Valbuzzi che supporta il lancio della patatina Rustica San Carlo come “l’unica ad avere lo spessore e la larghezza giusti per essere usata in cucina”.

 

Carlo Cracco GQ1
La copertina di GQ censurata dal Giurì perchè ritemnuta lesiva della dignità femminile

È probabile che Unichips voglia consolidare il successo ottenuto con le patatine aromatizzate, che pure sono già incappate in qualche incidente di percorso. Il rischio di queste operazioni è di indurre i consumatori a considerare le patatine un ingrediente di alta qualità, anziché uno sfizio da concedersi solo occasionalmente perché altamente calorico – oltre 500 calorie per 100 grammi –  troppo ricco di sale e  grassi e povero di principi nutritivi. Per questo pensiamo che le creazioni di Cracco starebbero meglio sopra a una fettina di pane tostato.

 

 Paola Emilia Cicerone

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Roberto Giomi
Roberto Giomi
5 Aprile 2014 10:33

Certo che, nel paese della Dieta Mediterranea, certe iniziativa appaiono quantomeno bizzarre ……. ma si sa, la pubblicità è l’anima del negozio….. un negozio un po’ discutibile …..

Gigi
6 Aprile 2014 14:26

Quello che a me fa rabbia, è che questi grandi chef, quando si tratta di guadagnare soldi, vanno contro le loro teorie, parlando di nuovi progetti.

Si riempiono la bocca dicendo di utilizzare materie prime di eccellenza e poi davanti al Dio denaro, sono i primi a non rispettare questa loro filosofia.

Non mangerei mai un piatto con patatine chips come ingrediente base abbinate ad un piatto, anche se considerato eccellente, solo perché sono state fatte dallo Chef Cracco.

barbara
barbara
Reply to  Gigi
14 Aprile 2014 14:31

È il denaro, che ce lo chiede.
E la ristorazione è un business mostruoso…

Francesco
6 Aprile 2014 14:27

Sarebbe ora che i cuochi tornassero in cucina invece di fare i “personaggi” e la si smettesse con “talent” e altre apparizioni televisive.

luca fichera
luca fichera
6 Aprile 2014 15:50

Presumo che le persone che leggono il Fatto (alimentare)siano immuni alla pubblicità!!

Roberta
Roberta
9 Aprile 2014 15:13

Ma come, andate a vedere la sua intervista fatta dalla BIGNARDI, demonizza le patatine in busta e mo’ ci fa la reclame…..con i soldi si compra tutto persino le convinzioni incrollabili

Roberta
Roberta
Reply to  Roberta
9 Aprile 2014 15:19

MI correggo l’intervista era da Fazio a che tempo che fa

Adriana
Adriana
Reply to  Roberta
12 Aprile 2014 05:24

Mi e’ caduto un mito! E dire che da Fazio e’ inorridito quando Benedetta Parodi ha detto di usare prodotti surgelati…….

sandro
sandro
13 Aprile 2014 23:51

fossi un cliente del suo ristorante non ci andrei più. prima che come antipasto mi porta le patatine a 50 euro. ricordo quando faceva il sostenuto con la Littizzetto mentre lei gli domandava se mangiava i bastoncini findus. un detto dice “più ne hanno e più ne vogliono”