
Nonostante le dichiarazioni di intenti, le difese rispetto alla classificazione come ultra processati e quelle che puntano sugli ingredienti benefici, i cereali per bambini venduti negli USA continuano a peggiorare, dal punto di vista nutrizionale. E poiché alcuni di essi sono venduti anche in numerosi altri paesi, le tendenze a fornire prodotti scadenti riguardano un po’ tutto il mondo, così come quelle all’aumento dell’obesità infantile.
L’indagine sui cereali
Un gruppo di ricercatori delle Università del Kentucky e del Minnesota hanno valutato la composizione dei prodotti esplicitamente pubblicizzati per i più piccoli, cioè per i bambini di età compresa tra i cinque e i 12 anni, e hanno poi riportato quanto scoperto su JAMA.
Per effettuare un’analisi oggettiva, gli autori si sono serviti dei dati contenuti nel Mintel Global New Products Database, nel quale vengono inseriti tutti i nuovi prodotti lanciati sul mercato, relativi al periodo compreso tra il 2010 e il 2023: un totale di circa 1.200 tipi di cereali, tra fiocchi, colazioni o pasti pronti e altri, che sono stati semplicemente rinnovati nel packaging, o rilanciati, ma che in altri casi sono stati riformulati, o sono arrivati come nuove proposte o come variazioni rispetto al prodotto principale.
Dal punto di vista delle nuove proposte, l’anno più intenso è stato il 2016, e la stragrande maggioranza delle innovazioni ha riguardato il packaging, seguito dalle nuove declinazioni di prodotti classici, da nuovi prodotti, dai rilanci e solo in minima parte dalle riformulazioni: una prova indiretta dello scarso impegno da parte dei produttori. Ma è analizzando le composizioni che il disastro nutrizionale è diventato evidente, come sottolinea anche un articolo del New York Times che riprende lo studio ricordando che i cereali sono l’alimento più consumato in assoluto in quella fascia di età.

Tutto ciò che fa male aumenta, tutto ciò che fa bene diminuisce
In generale, si è avuta una tendenza a peggiorare tutto ciò che si sarebbe dovuto correggere e a limitare ciò che faceva bene alla salute. Così è avvenuto per i grassi, aumentati del 33% tra il 2010 e il 2023 (da 1,31 grammi per porzione a 1,51), per il sodio, cresciuto del 32,1% (da 156 a 201 milligrammi), e per lo zucchero, aumentato del 10,9% (da 10,28 a 11,40 grammi). Solo i carboidrati totali sono rimasti quasi stabili, passando da 27,32 a 28,45 grammi, anche se il trend è stato comunque verso un quantitativo superiore.
Al contrario, le proteine sono passate da 1,97 a 1,69 grammi per porzione, e le fibre sono passate da 3,82 a 2,94, soprattutto a partire dal 2021.
Ciò che si evince è quindi un deterioramento generale della qualità nutrizionale dei cereali per bambini, che in molti casi oggi contengono, in una sola porzione, il 45% dello zucchero consigliato per l’intera giornata dall’American Heart Association.
Ciò che le aziende inseguono è quindi un sapore sempre più irresistibile, che incrementi le vendite, a scapito delle conseguenze sulla salute dei più piccoli.
Usa e influenze
Anche se l’indagine riguarda solo prodotti lanciati nel periodo preso in esame, cui andrebbero quindi aggiunti tutti gli altri, il fatto che si vada verso cereali sempre più ultra processati, ricchi di zucchero, sale, grassi e additivi dovrebbe preoccupare tutti. Nonostante in altri paesi non vi sia ancora la passione per i cereali ultra colorati e spesso aromatizzati che caratterizza gli USA sicuramente c’è una spinta in quella direzione anche in Europa. I cereali da colazione per bambini, in generale, non sono infatti considerati prodotti di cattiva qualità e anzi, sono visti come un alimento sano che permette di assumere carboidrati e fibre insieme al latte: tutte cose di cui i bambini hanno bisogno.
Tuttavia, sarebbe sempre opportuno leggere le etichette, e cercare di scegliere i prodotti più semplici, senza colori o aggiunte, e senza troppo sale o zucchero, perché se un bambino assume a colazione metà degli zuccheri che gli occorrono, entro la fine della giornata quasi certamente avrà superato i limiti, e dato così un contributo giornaliero al suo sovrappeso.
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Giornalista scientifica
Una lattina di spuma al Ginger 33cl (che sembra amara) 7 zollette di zucchero SETTE !
Un po’ di semplice farro e frutta secca a colazione, un po’ di yogurt e marmellata. Magari un uovo. Ma perché andare a rovinarsi con queste schifezze ultra processate?
Ma sai la comodità del genitore del 2025???? Perdere tempo a strapazzarsi a comprare e preparare la frutta secca e poi lo yogurt e poi il farro e poi il latte e poi chissà quali altre cose sane che fanno perdere tempo prezioso! Soluzione? Una ciotola di latte freddo e ci ficco dentro i cereali. Fine. E il pupo è pure felice.
Anche sul latte ci sarebbe molto da dire. Il latte utile è quello materno. Il resto lasciamolo ai vitellini.