Dalle noci alle bacche di Goji: italiani sempre più amanti dei cibi salutari e dei superfood. I risultati dell’indagine Nielsen “Cibo come medicina”
Dalle noci alle bacche di Goji: italiani sempre più amanti dei cibi salutari e dei superfood. I risultati dell’indagine Nielsen “Cibo come medicina”
Redazione 3 Maggio 2017Legumi, yogurt e bacche di Goji non possono mancare nelle dispense degli italiani. Lo certifica il Global Survey “Health/Wellness: food as medicine” dell’istituto Nielsen, che ha coinvolto 30 mila persone provenienti da 63 Paesi per fotografare l’evoluzione delle tendenze sulle tavole di tutto il mondo. Per il 40% degli intervistati nel nostro Paese la dieta ormai è diventata un vero e proprio stile di vita. I risultati dell’indagine dipingono gli italiani come una popolazione particolarmente attenta al cibo, fino al punto che un terzo dei connazionali ritiene i cosiddetti superfood dei veri e propri sostituti dei farmaci. Non stupisce, quindi, il grande consumo di mirtilli (27%) e di bacche di Goji (primi in Europa con il 16%). Queste ultime sono considerate “curative” dal 68% degli intervistati, mentre la curcuma, altro superfood, è salutare per il 62% degli italiani.
Tra gli alimenti considerati più salutari dagli italiani e vengono consumati con maggiore regolarità troviamo lo yogurt (59%) e le noci (49%). Quattro persone su dieci, poi, sono alla ricerca di sostituti vegetali della carne, e infatti i fagioli sono un alimento irrinunciabile per quasi la metà dei consumatori (47%), seguiti da tè e salmone. Gli italiani sono anche intenzionati a migliorare la propria alimentazione: tanto che tre persone su quattro vogliono cambiare qualcosa nella propria dieta. Il 40% degli intervistati racconta di voler aumentare il consumo di frutta e verdura nel corso dell’anno e il 29% vuole ridurre zuccheri o più in generale dolciumi. La stevia è il sostituto naturale dello zucchero preferito (42%), anche se non per tutti è adeguatamente efficace, mentre il 37% continua a scegliere i dolcificanti naturali.
Tuttavia, per migliorare la propria alimentazione, gli italiani chiedono più informazione sui cibi salutari (42%) e vorrebbero un assortimento migliore di alimenti sani nei supermercati: il 32% afferma di fare fatica ad acquistare superfood e prodotti salutari. Quasi la metà degli intervistati dichiara di leggere con attenzione le etichette e il 34% ritiene siano lo strumento migliore per verificare la genuinità del prodotto, mentre quasi una persona su tre segue le indicazioni sulle confezioni. Oltre alle etichette, il 20% delle persone si affida a medici o a dietologi, oltre a siti web, riviste, programmi tv e blog.
Anche se esiste questa forte attenzione verso la salute , gli italiani non vogliono rinunciare ad appagare la gola. La metà degli intervistati ritiene che ci si possa togliere uno sfizio di tanto in tanto, mentre il 68% considera accettabile l’uso di quantità modeste di zucchero. Non stupisce quindi la preferenza quando si pala di merenda verso i dolciumi (36%) rispetto alla frutta e verdura (31%).
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In campo alimentare e dietetico dobbiamo registrare una piccola grande rivoluzione che le ricerche di mercato registrano come già in atto, precedendo gli aggiornamenti della didattica dietetica ufficiale.
Come ogni rivoluzione nasce dal “basso” e dall’alternativo e non dalla ricerca degli apparati scientifici ufficiali e conservatori.
Il cambiamento di registro dietetico è avvenuto passando prima per il concetto di privazione e del “senza” controllato, per il “con” ed il “superfood” attuale.
Aggiungere e nutrirsi di buon cibo sano e ricco, produce migliori risultati del ridurre o togliere solamente alimenti potenzialmente dannosi.
Quindi qualità nutrizionale ed integrazione piuttosto che dieta e rinuncia, è l’inizio del futuro dietetico.
L’articolo parla semplicemente di alimenti percepiti come salutari dal campione intervistato, ma non dice se effettivamente gli alimenti siano salutari…
Sarebbe utile un articolo di integrazione sull’argomento