Bollicine di aria che salgono verso la superficie del mare, vista da sott'acqua

Scoperto un microrganismo vulcanico che si nutre di CO2 con molta rapidità soprannominato anche divoratore di CO2. L’organismo che cattura il carbonio è stato scoperto nelle sorgenti termali sottomarine vicino all’isola di Vulcano, una delle sette isole dell’arcipelago eoliano, ad opera dei ricercatori guidati da Braden Tierney, durante la spedizione nel settembre 2022, all’interno del progetto internazionale Two Frontiers. L’eccezionalità della scoperta è legata alla possibilità per i ricercatori di utilizzare i microrganismi, che si sono evoluti naturalmente per assorbire la CO2, in modo efficiente per rimuovere il gas serra dall’atmosfera.

I cianobatteri

Questi microrganismi che fanno parte dei cianobatteri sono anche organismi fotosintetici, in grado cioè di effettuare la fotosintesi sottraendo anidride carbonica all’ambiente e vengono anche impropriamente chiamati alghe azzurre o alghe verdi-azzurre. Dalle analisi fatte si è visto che il batterio trasforma la CO2 in biomassa ad una velocità di gran lunga più elevata rispetto a qualsiasi altro cianobatterio. Braden Tierney, del Weill Cornell Medical College e della Harvard Medical School, ha evidenziato che un altra proprietà tipica di questo batterio è quella di affondare nell’acqua e ciò potrebbe aiutare a raccogliere la CO2 che assorbe. Le prime ipotesi di intervento, grazie a questa sua caratteristica, potrebbero riguardare la realizzazione di stagni che catturano il carbonio.

Forse non tutti sanno che la famosa Spirulina, di cui ci nutriamo attraverso integratori o alimenti arricchiti come pasta, cracker o frullati, appartiene al gruppo dei cianobatteri, impropriamente detti alghe verdi-azzurre. Quest’alga utilizzata al tempo degli Aztechi oggi, a seguito dell’approvazione dell’Efsa, viene coltivata e utilizzata in molti integratori ed alimenti ed è nota per le proprietà che le vengono attribuite. La natura ha fatto le cose per bene e nel pianeta ci sono, o forse sarebbe meglio dire c’erano, tutte le condizioni perché l’ecosistema si mantenesse in equilibrio grazie alla presenza, al lavoro e all’interazione di tutti gli elementi che lo popolano e che lo compongono: dalle acque dolci e salate, all’atmosfera passando per i microorganismi, la vegetazione e tutti gli esseri inanimati ed animati i cianobatteri uno dei tanti esempi.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos

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Patrick
Patrick
28 Maggio 2023 01:42

Pianeta meraviglioso, che l’uomo sta pesantemente (da poco più di un secolo) , modificando a scapito anche di altre specie e microrganismi, senza parlare di interi ecosistemi.