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Chi consuma abitualmente cereali integrali (per esempio, tre porzioni al giorno tutti i giorni) ha un vantaggio cardiovascolare significativo rispetto a chi non lo fa, o lo fa molto di meno (mezza porzione al giorno): la circonferenza vita, i grassi e gli zuccheri nel sangue e la pressione sono migliori e si mantengono meglio nel tempo. Questo il risultato una ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition, durato molti anni, che ha preso in esame abitudini e stile di vita dei figli di quella che è stata la prima generazione della coorte di Framingham, la cittadina del New England presa come campione in un grande studio di popolazione incentrato sulla salute cardiovascolare. Iniziato negli anni Settanta, lo studio continua a fornire risultati molto interessanti perché ottenuti in un contesto del tutto reale, prolungato nel tempo e molto controllato.

Cereali integrali e cuore: lo studio

In questo caso sono stati osservati 3.100 figli dei primi partecipanti, ormai dell’età media di 55 anni, per un totale mai inferiore ai 18 anni, controllandoli ogni quattro anni dal punto di vista medico. I ricercatori della Tufts University di Boston hanno analizzato la loro dieta e li hanno suddivisi in quattro categorie in base alla quantità di farine e cereali integrali consumati (da meno di mezza porzione a tre o più porzioni al giorno – la dose consigliata dalle Linee guida alimentari per gli americani 2020-2025), considerando una porzione per esempio una fetta di pane, una ciotola di cereali da colazione o un piatto di riso integrale.

Il consumo di tre porzioni o più di cereali integrali è associato a migliori parametri cardiovascolari

Quindi hanno verificato quale influenza avesse avuto questa abitudine su cinque parametri classici: la circonferenza vita, la glicemia, la pressione, i trigliceridi e le HDL (il cosiddetto colesterolo buono). Hanno così visto che, nel periodo analizzato, la circonferenza vita era aumentata di 3 cm in chi aveva preferito cerali raffinati, contro il centimetro e mezzo registrato in chi preferiva quelli integrali. Anche gli altri parametri, erano migliori in coloro che assumevano regolarmente tre porzioni o più di cereali integrali, rispetto a chi non ne mangiava mai o quasi.

I benefici dei cereali integrali

Secondo gli autori, l’abitudine a consumare cereali integrali apporta benefici che, con l’avanzare dell’età, vanno oltre quello più scontato del contenimento dell’aumento di peso, perché contribuiscono in modo sostanziale a tenere sotto controllo i grassi, gli zuccheri e la pressione, e quindi esercitano un effetto protettivo verso il cuore  e i vasi sanguigni. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che, oltre a saziare di più, essi contengono elementi preziosi quali la vitamina B, il magnesio, il potassio, gli antiossidanti e le fibre che, soprattutto quando solubili, aiutano a evitare i picchi glicemici dopo i pasti.

Tra gli alimenti integrali preferiti sono emersi il pane e i cereali da colazione. I cereali raffinati – di cui l’americano medio consuma cinque porzioni ogni giorno (una quantità molto al di sopra di quella consigliata) – arrivavano invece, nella coorte di Framingham, dal pane bianco e dalla pasta. Ciò significa – hanno concluso i ricercatori – che piccole modifiche della dieta come la sostituzione del pane bianco con quello integrale, oltre a essere necessarie, sono anche facili da mettere in campo. E possono giocare un ruolo importante nella riduzione del rischio cardiovascolare.

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Roberto Stanzani
Roberto Stanzani
24 Agosto 2021 11:05

Anche lavarsi i denti 3 volte al giorno migliora la salute generale. Dimostrato.
Correlazione non è causazione. Quelli che mangiano cereali integrali sono “health conscious” e quindi è verosimile che anche il resto della dieta sia migliore rispetto a quelli che non li mangiano.
Mangiare cereali integrali non è necessario, nel modo più assoluto. Si può benissimo essere in perfetta forma mangiando solo cereali raffinati. D’altronde solo uno sprovveduto può credere che pochi grammi di fibra al giorno (di scarsa qualità, per giunta) possano fare davvero la differenza.
Là fuori c’è un sacco di gente sedentaria e in sovrappeso che si mette a posto la coscienza mangiando due fette di pane integrale al giorno. Attenzione a questi messaggi fuorvianti.

federico
federico
Reply to  Roberto Stanzani
29 Agosto 2021 08:17

E’ evidente che qualcuno paga questi pseudo studi. Poi c’è qualcuno anche che ci crede.