Le cattive abitudini alimentari cominciano prima dei due anni. In Usa il consumo di cibi nutrizionalmente poveri inizia tra i 12 e i 23 mesi
Le cattive abitudini alimentari cominciano prima dei due anni. In Usa il consumo di cibi nutrizionalmente poveri inizia tra i 12 e i 23 mesi
Beniamino Bonardi 22 Maggio 2015Il 43% dei bambini americani tra i 12 e i 23 mesi mangia tutti i giorni dolci, biscotti e torte; il 32% patatine, popcorn e salatini; il 19% mangia caramelle. Questi sono i dati raccolti attraverso i sondaggi del governo statunitense tra il 2007 e il 2010,presentati dalla nutrizionista Alanna Moshfeg, responsabile dei sondaggi alimentari del Dipartimento statunitense dell’agricoltura, durante un evento educativo al Peanut Institute.
Come riferisce Food Navigator USA, le abitudini non migliorano con l’aumento dell’età. Secondo un’analisi dei dati raccolti con i sondaggi condotti tra il 2011 e il 2012, la metà degli americani non mangia mai frutta e il 30% non consuma verdura. In compenso, il 41% mangia qualche tipo di snack tre-quattro volte al giorno (alla fine degli anni ’70, la percentuale era del 9%). Solo il 4% degli americani non consuma snack (alla fine degli anni ’70 era il 40%).
Per quanto riguarda i micronutrienti, il 93% non raggiunge la dose raccomandata di vitamina D, l’83% non assume abbastanza vitamina E, il 47% assume insufficienti quantità di magnesio, tra il 39 e il 38% non assume sufficienti quantità di calcio e di vitamine A e C .
Il consumo medio giornaliero di sale è di 3,5 grammi, invariato rispetto agli anni ’70 e ben superiore ai 2,3 grammi della quantità giornaliera consigliata dalle linee guida del governo per la dieta Usa. Per le persone che soffrono d’ipertensione con più di 55 anni e gli afro-americani, la quantità di sale consigliata scende a 1,5 grammi al giorno.
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