Mentre la realizzazione dei primi stabilimenti di produzione di carne coltivata va avanti (per esempio in Francia e in Svizzera, ne abbiamo parlato in questo articolo), e mentre ci si chiede in che modo sarà regolamentato il settore da parte dell’Efsa, questa carne potrebbe arrivare in Europa con una destinazione meno scontata: quella del cibo per animali da compagnia. Su questo obiettivo si sta concentrando un’azienda della Repubblica Ceca, la Bene Meat Technologies, nata nel 2020 per arrivare a produrre bistecche per il consumo umano (oltre alla carne trita), ma che è pronta a iniziare la produzione di cibo per cani e gatti.
Il mercato della carne per gli animali domestici sta diventando sempre più critico, per diversi motivi: i regolamenti sono sempre più stringenti e, in parallelo, crescono le frodi. D’altro canto, continua ad aumentare il numero di animali da compagnia. In Italia sono più di 60 milioni, e l’impatto ambientale associato al loro cibo è sempre più alto, anche perché il mercato è orientato verso prodotti di qualità elevata, simili se non identici a quelli destinati alle persone. Secondo Harvard Dataverse, la produzione di pet food sarebbe responsabile di un quarto di tutte le emissioni associate all’allevamento e questo preoccuperebbe più di un allevatore su due. Inoltre, il 40% dei proprietari di animali domestici considera eticamente critica la necessità – per alcune specie inevitabile – di fornire tutti i giorni carne e si sente responsabile della macellazione di troppi animali. Anche in Repubblica Ceca, un analogo sondaggio, condotto da NMS Market Research ha ottenuto risposte del tutto simili. In entrambe le rilevazioni, poi, si vede che almeno metà degli intervistati vorrebbe soluzioni sostenibili e accetterebbe la carne coltivata come ingrediente, anche perché la considera più sicura. Più di un quarto, poi, sarebbe favorevole anche solo per motivi etico-ambientali. Il mercato sembra dunque pronto.
E poi ci sono gli aspetti normativi e quelli legati alla produzione. Per quanto riguarda i primi, sono più semplici rispetto a quelli dei prodotti per uso umano, e secondo quanto affermano i responsabili di Bene Meat Technologies, intervistati da FoodNavigator, già oggi l’azienda detiene diverse linee che sarebbero del tutto in linea con le normative europee attuali, quindi la produzione potrebbe partire molto presto. Oltretutto, la carne in questione è stata pensata fin dalle prime fasi per crescere senza il siero bovino fetale e con terreni di coltura che hanno una formulazione senza prodotti di derivazione animale. Per quanto concerne la forma finale, non è ancora chiaro se sarà destinata ai prodotti secchi oppure umidi, o come ingrediente di miscele (ipotesi più probabile, per avere costi paragonabili a quelli dei prodotti già in commercio).
Ovviamente, avviare la produzione e la commercializzazione sarebbe molto utile per affinare sia gli aspetti tecnici che quelli normativi ed economici, e potrebbe rivelarsi redditizio, visti i numeri degli animali domestici in Europa e l’accresciuta sensibilità dei proprietari su questi aspetti. Nei prossimi mesi si capirà dunque se l’esordio, in Unione Europea, sarà di questo tipo. È certo che il settore è in pieno fermento e l’arrivo della carne coltivata sembra sempre più vicino.
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Giornalista scientifica
Buongiorno.
Noi siamo vegetariani ed abbiamo 2 cagnolini….ho provato a non dar loro carne,ma non essendo sicura che fosse la scelta giusta ho ripreso a dar loro la carne,sia umido che crocchette…ma mi sento in colpa per gli animali che vengono uccisi….per cui,sarei estremamente contenta se si potesse dar loro la carne coltivata!
A parte il fatto che la mangeremmo volentieri anche noi….siamo vegetariani per non far del male a nessun animale,insetti compresi,e non perché la carne non ci piaccia.
Grazie.
Lorenza Bottino