Nel sito internet della catena di supermercati Carrefour c’è uno spazio, in basso a sinistra, dedicato ai prodotti ritirati dagli scaffali dei punti vendita. Si tratta di un’area con le schede degli articoli, esclusivamente a marchio Carrefour, sottoposti a richiamo, perchè non funzionano bene, presentano dei difetti oppure, possono essere nocivi per la salute (nel caso di prodotti alimentari).
In questo periodo sul sito ci sono tre campagne. I pennarelli Carrefour Baby ritirati a titolo precauzionale perché in caso di urto il cappuccio e il corpo si possono rompere liberando piccole parti in grado causare lievi lesioni se ingerite dai bambini. “I clienti – si legge nel sito – sono pregati di non usare i pennarelli e di restituirli alla cassa per il rimborso”.
Il secondo annuncio riguarda un tagliacapelli marchiato Carrefour discount, che per un difetto di costruzione potrebbe surriscaldarsi troppo e creare problemi durante l’uso. Anche in questo caso si può presentare l’oggetto nei punti vendita per il rimborso o la sostituzione.
Il terzo caso riguarda un formaggio di capra francese venduto in Italia, con una carica elevata di Listeria (un batterio altamente patogeno). In questo caso Carrefour fornisce il numero del lotto e invita i consumatori a non mangiare il formaggio.
Abbiamo parlato dell’iniziativa perché si tratta dell’unica catena di supermercati che diffonde queste notizie. Per un produttore o un gruppo di punti vendita dovrebbe essere normale fare ogni sforzo per avvisare le persone che hanno acquistato un prodotto difettoso o un alimento non commestibile. Non si tratta di una novità ma di procedure validate che si usano da anni per le automobili. Questa regola però non vale per gli altri beni di consumo e gli alimenti, infatti solo pochissime aziende informano i clienti in modo adeguato. Una felice eccezione è Ikea che quando ritira un articolo dagli scaffali, pubblica sempre diversi annunci anche sui giornali.
Abbiamo sollevato altre volte questo problema, con poco successo, evidenziando il dovere di informare i consumatori e la necessità di rispettare i propri clienti. Purtroppo sono ancora poche le aziende che condividono questa etica.
Roberto La Pira
Foto: Carrefour.it, Photos.com
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
per un’informazione più completa ai non addetti ai lavori avrei aggiunto che, per quanto riguarda il formaggio di capra , l’informazione al pubblico non è facoltativa ma obbligatoria e visto che non tutti hanno accesso a internet, il richiamo del prodotto va fatto anche con cartelli da appendere all’ingresso del locale e sullo scaffale di vendita corrispondente.