Nella settimana n°47 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 60 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: allergene non dichiarato (crostacei) in anelli di calamari congelati dell’Atlantico dalla Spagna; presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in arrosto di manzo dalla Germania.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: integratore alimentare a base di succhi concentrati ed estratti di piante con confezione difettosa (fuoriuscita di schiuma all’apertura del prodotto) dalla Francia; colorante non autorizzato (Sudan 4) in olio di palma dal Ghana.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: residui di pesticida (clorpirifos) in olive in salamoia provenienti da Egitto mercurio in pesce San Pietro (Zeus faber) refrigerato dalla Tunisia; residui di pesticida (etion) in uvetta dall’Iran; aflatossine in pesto di pistacchi e mandorle e pesto di pistacchi e noci dall’Italia; residui di pesticida (clorpirifos) e sostanza non autorizzata (fentoato) in olive in salamoia (olive nere intere Picual) dall’Egitto; aflatossine in cubetti di fichi secchi provenienti dalla Turchia.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, si segnala la presenza di aflatossine in pesto di pistacchi e mandorle e pesto di pistacchi e noci distribuito in Giappone.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione