Nella settimana n°47 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 56 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende cinque casi: Salmonella enteritidis in kebab di pollo congelato dalla Repubblica Ceca; botulino (Clostridium botulinum) di tipo E in pesce rutilio (Rutilus rutilus), eviscerato, essiccato, salato e refrigerato dai Paesi Bassi, distribuito dall’azienda Monolith Süd GmbH, Ohmstr. 7, 71083 Herrenberg, e con lotto/TMC (termine minimo di conservazione) 06.11.2016, 20.11.2016, 01.01.2017, 29.01.2017, 22.02.2017; solfiti non dichiarati in code di gamberi congelati provenienti dall’India, e trasformati nel Regno Unito; tracce di nocciole e di mandorle in dolci di Pan di zenzero (Gingerbread) ricoperti di cioccolato con fichi provenienti da Germania; solfiti non dichiarati in gamberetti scottati e congelati dall’India.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: aflatossine (B1) in pistacchi sgusciati dall’Iran; sostanza non autorizzata (metidation) in frutto pomelo proveniente dalla Cina; gnocchetti (chicche) di zucca congelate dall’Italia infestati da insetti (Tribolium castaneum); istamina in filetti di sgombro refrigerati (Scomber scombrus) dal Regno Unito; Listeria monocytogenes in salmone affumicato refrigerato dal Regno Unito.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: cadmio in calamaro intero congelato (Loligo spp.) dalla Tailandia.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato la Croazia segnala un’allerta per Salmonella in hamburger di tacchino al rosmarino, prodotto dall’azienda AIA S.p.a, numero di lotto L 05172876; la Grecia segnala migrazione di bis (2-etilesil) tereftalato (DOTP) da utensile cilindrico in plastica; la Croazia segnala Salmonella Kentucky in petto di tacchino refrigerato.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione