Farmaci multipli. ordinati in piccoli piatti o coperchi dalle gemme su uno sfondo grigio. Farmaci e pillole popolari. integratori pastiglie pillole capsule

Sul mercato sono largamente diffusi sotto forma di integratori le sostanze e i preparati vegetali (botanicals), e relative preparazioni derivate, a base di piante, alghe, funghi o licheni. Lo scorso 30 aprile la Corte di Giustizia Europea ha emesso una sentenza secondo la quale il reg.1924/2006 non consente l’impiego di indicazioni specifiche sulla salute negli integratori a base di botanicals che descrivano o menzionino funzioni psicologiche o comportamentali, né di fare riferimento a benefici generali e non specifici sullo stato di salute generale e sul benessere derivante dallo stato di salute.

Ogni indicazione del genere  deve essere accompagnata da un’indicazione specifica sulla salute che figuri nel registro comunitario delle indicazioni nutrizionali e sulla salute (Reg.432/2012 e ss.mm.ii.), eccettuato il caso di indicazioni sulla salute sottoposte a valutazione e autorizzazione nazionale prima dell’entrata in vigore del regolamento per le quali l’autorità nazionale competente abbia presentato una domanda di autorizzazione entro il 19 gennaio 2008.

cucchiaio con diversi tipi di integratori e pillole e botanicals
Il mercato dei botanicals è sempre stato molto immaginifico e miracolistico

La sentenza, che è immediatamente e direttamente applicabile dai giudici degli Stati membri cambia sostanzialmente non tanto il quadro giuridico (si limita a enunciare l’interpretazione autentica, che è giuridicamente ineccepibile e tecnicamente condivisibile), ma il quadro di un mercato che è stato molto immaginifico e miracolistico, giocando sull’indeterminatezza dovuta al fatto che la Commissione non ha ancora completato l’esame delle indicazioni sulla salute relative alle sostanze botaniche.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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giova
giova
5 Giugno 2025 09:47

Mi sembra un passo avanti verso la responsabilizzazione di chi opera in un settore delicato come quello degl’integratori, spesso usati come succedanei dei farmaci. Con l’aurea dell’innocuità in quanto spesso vegetali.
La salute, e le terapie, non po#ono essere affidate a un’etichetta o alla vetrina di internet (e chissà cosa ne sarà della pletora di siti divulgativi/commerciali che millantano miracoli o soluzioni per i più svariati problemi!).
Come sempre di fronte a un “giro di vite” normativo ne fanno le spese anche le aziende serie, costrette ora a studiare nuove modalità comunicative. Ma si spera fondate su studi e ricerche. Conseguentemente, aumenterà la quantità e la qualità degli studi su quei principi attivi che, indiscutibilmente, possono portare a un miglioramento del benessere.
Certo, chi usa i tradizionali (nel senso di storici) integratori, come ad es. il lievito di birra o il germe di grano o il polline, continuerà ad usarli conoscendone le caratteristiche e le proprietà. Ma per chi si avvicina a questi prodotti per la prima volta potrà incontrare qualche vuoto informativo. E purtroppo questa è un’epoca che tra vuoti informativi, manipolazione dell’informazione e “fake news” unitamente a un calo generalizzato dell’istruzione e della formazione permanente, aumenta le difficoltà di apprendimento di conoscenze e competenze sulla salute propria e dei propri cari.

Renato
Renato
5 Giugno 2025 10:31

L’impiego di indicazioni generiche sulla salute come ad esempio “benessere delle articolazioni” o simili, sono vietate dal Regolamento 1924/2006 e non solo per le sostanze botanicals ma anche per vitamine e minerali. Indicazioni generiche sulla salute, come stabilito dalla Commissione Europea, possono essere utilizzate solo se seguite da claim sulla salute specifici ed autorizzati. La Corte di Giustizia europea ha solo ribadito questo divieto non introducendo nulla di nuovo per ciò che riguarda la regolamentazione dei claim sulla salute.

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