Il Presidente del Comitato di Controllo dello IAP ha ritenuto ingannevole la pubblicità apparsa su Starbene di novembre 2016 relativa al programma alimentare “Bioimis”. La dicitura “Non contare le calorie, conta i kg che perdi. Dimagrisci in modo sano con il programma alimentare Bioimis”, risulterebbe manifestamente contraria al Codice di Autodisciplina.
Il messaggio è volto a promuovere un piano alimentare (Programma dietetico Bioimis) che garantisce un dimagrimento “sano”, “in poco tempo e in modo naturale”, grazie alla scelta di “alimenti utili a perdere peso in modo naturale, senza aggiungere nulla a un semplice e sano stile di vita”. Nel testo non si fa accenno ai tanto temuti sforzi o sacrifici che sono noti accompagnare le persone coinvolte in un programma di dimagrimento. Purtroppo l’efficacia del metodo proposto per ottenere un calo ponderale “rapido” e “definitivo” non è però giustificato dalla documentazione prodotta. Anche l’affermazione “Dimagrisci in modo sano”, è scorretta poiché il regime dietetico risulta basato su menu, alcuni dei quali piuttosto rigidi, monotoni e con una composizione squilibrata, poco compatibili con quella che in generale viene definita un’alimentazione salutare.
La comunicazione sembrerebbe attribuire al metodo “Bioimis” validità universale e certezza dei risultati, senza però considerare l’inevitabile variabilità della risposta individuale a qualsiasi trattamento.
Il Comitato di Controllo precisa che l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario deve essere valutata non solo per il contenuto, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato. In questo caso il pubblico è rappresentato da persone particolarmente sensibili al tema della salute e del dimagrimento, che potrebbero essere indotte a decodificare in modo allettante e illusorio le promesse di risultati particolarmente ambiti, con la conseguente amplificazione dei profili di ingannevolezza.
Su richiesta della Bioimis pubblichiamo il testo completo dell’ingiunzione 15/17 decisa dal Comitato di Controllo dello IAP, che riguarda unicamente il messaggio pubblicitario e non il metodo Bioimis.
Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario “Non contare le calorie, conta i kg che perdi. Dimagrisci in modo sano con il programma alimentare Bioimis”, relativo al programma alimentare “Bioimis”, rilevato su Starbene data copertina 28 novembre 2016 ritiene lo stesso manifestamente contrario all’art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, poiché quanto prodotto dall’inserzionista, a seguito della richiesta del Comitato di Controllo intesa a verificare, ai sensi degli artt. 6 e 32 del Codice, la veridicità delle promesse pubblicitarie, non è stato ritenuto idoneo a supportare le stesse. Il messaggio è volto a pubblicizzare un programma alimentare che promette un dimagrimento “sano” e veloce “in poco tempo e in modo naturale”, aiutando i pazienti a identificare “gli alimenti utili a perdere peso in modo naturale, senza aggiungere nulla a un semplice sano stile di vita”, senza dover fare alcuna attenzione al calcolo delle calorie. Ad avviso del Comitato, il messaggio enfatizza in modo eccessivo l’efficacia del metodo proposto; l’affermazione “Per dimagrire in modo rapido e definitivo” non è infatti in alcun modo giustificata dalla documentazione prodotta, dalla quale non emerge alcun elemento di prova che supporti la certezza che il metodo pubblicizzato sia effettivamente in grado di indurre un calo ponderale, ed in particolare che tale dimagrimento sia “rapido” e “definitivo”. Risulta altresì scorretta l’affermazione “Dimagrisci in modo sano”, poiché da quanto prodotto emerge che il programma risulta basato su menu, alcuni dei quali risultano piuttosto rigidi, monotoni e con una composizione squilibrata, poco compatibili con quella che in generale, e per come viene descritta nel messaggio in questione, può essere definita alimentazione corretta. La comunicazione attribuisce pertanto al metodo pubblicizzato validità universale e certezza di risultati, sottovalutando l’inevitabile variabilità della risposta individuale a qualsiasi trattamento. Tutto ciò considerato, occorre sottolineare che l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario deve essere valutata non solo per il contenuto dello stesso, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato, costituito da persone particolarmente sensibili al tema della salute e per questo motivo portate ad una decodifica più allettante ed illusoria delle promesse del facile ottenimento di risultati particolarmente ambiti, con la conseguente amplificazione dei profili di ingannevolezza.
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