Dal 2019 in legge di bilancio oltre al Pil anche l’indice di sovrappeso. Il decreto del ministero dell’Economia all’esame del parlamento
Dal 2019 in legge di bilancio oltre al Pil anche l’indice di sovrappeso. Il decreto del ministero dell’Economia all’esame del parlamento
Beniamino Bonardi 9 Agosto 2017Dal 2019, la legge di bilancio dovrà tenere conto non solo del Pil ma anche di 12 indicatori che definiscono il Benessere equo e solidale (Bes), tra cui anche l’incidenza del sovrappeso e dell’obesità nella popolazione. I dati saranno quelli raccolti dall’Istat nell’ambito dell’Indagine sugli aspetti della vita quotidiana, in base ai quali viene calcolata la “proporzione standardizzata” di persone di 18 anni e più in sovrappeso o obese sul totale delle persone maggiorenni.
Lo schema di decreto ministeriale afferma che questo indicatore “predice, meglio di altre misure dello stile di vita (ad esempio, sedentarietà, fumo o alcol), il rischio di un ampio spettro di patologie croniche. Rappresenta dunque un indicatore utile ai fini della valutazione della sostenibilità degli attuali livelli di salute della popolazione e del loro possibile miglioramento”.
Nella relazione che accompagna il decreto, si spiega che cosa è scientificamente l’obesità: “L’indicatore fa riferimento alla classificazione dell’Organizzazione mondiale della sanità dell’indice di massa corporea (Imc: rapporto tra il peso in kg e il quadrato dell’altezza in metri), che consente di identificare le persone in sovrappeso (Imc tra i 25 e i 30) o obese (Imc sopra 30). L’eccesso di peso – spiega ancora la relazione – rappresenta un importante fattore di rischio per la salute. Ad esso risultano associate malattie cerebro e cardiovascolari e dell’apparato muscolo-scheletrico, diabete, ipertensione, cancro, malattie del fegato e colecisti”.
L’ultimo Rapporto Bes dell’Istat ha rilevato che, nel 2015, per la prima volta negli ultimi 10 anni, la percentuale standardizzata di persone maggiorenni in sovrappeso è scesa, attestandosi al 43,2%, con un calo di oltre un punto rispetto al 2014. Tuttavia, il calo ha riguardato prevalentemente la quota di adulti in sovrappeso, mentre la percentuale di obesi rimane stabile (9,3% nel 2015).
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