Il consumo di bevande zuccherate è associato a un aumento del rischio di sviluppare un tumore, e il risultato preoccupa anche se lo studio, pubblicato sul British Medical Journal dai ricercatori dell’Epidemiology and Statistics Research Center dell’Università La Sorbona di Parigi, non dimostra l’esistenza di un rapporto di causa ed effetto, ma solo la coesistenza dei due fenomeni.
Nello studio, infatti, sono state seguite le abitudini alimentari e lo stato di salute di oltre 100 mila francesi per nove anni, e l’esito è stato che per ogni 100 ml di bevande zuccherate al giorno (pari a circa due lattine a settimana), il rischio generale di andare incontro a un tumore aumenta del 18%, mentre quello specifico di cancro al seno (il 79% del campione era costituito da donne) del 22%. Non sembrano esserci associazioni sospette con i dolcificanti, mentre per quanto riguarda i succhi di frutta al 100%, senza zuccheri aggiunti ma con quelli naturalmente presenti, il nesso è confermato.
Meno evidente è il rapporto con i tumori della prostata e del colon retto, ma secondo gli autori ciò potrebbe essere dovuto al fatto che ci sono stati troppi pochi casi per trarre conclusioni: 291 di carcinoma della prostata e 166 del colon retto.
Lo studio porta quindi ancora una volta sul banco degli imputati lo zucchero, che secondo l’Oms non dovrebbe rappresentare più del 10% dell’apporto calorico giornaliero e che idealmente dovrebbe scendere al 5% (all’incirca 25 grammi al giorno), perché una dose superiore è associata all’aumento di peso e all’obesità, noti fattori di rischio per decine di tumori e causa di patologie metaboliche che, a loro volta, possono aumentare il rischio oncologico.
Va detto però anche che gli stessi autori ipotizzano che vi sia qualcosa di specifico – e attualmente non ancora identificato – nelle bevande zuccherate, per esempio tra gli aromatizzanti e i coloranti, che potrebbe esercitare un ruolo, perché l’effetto sui tumori sembra andare al di là di quello sul peso. Si ricorda infatti che le persone abituate a bere queste bevande hanno, di solito, abitudini meno salutari, perché per esempio svolgono meno attività fisica. Tuttavia il sospetto che la responsabilità sia proprio dello zucchero resta.
Non stupisce quindi la conclusione, lapidaria: le bevande zuccherato, il cui consumo è molto diffuso, rappresentano un fattore di rischio oncologico evitabile.
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Giornalista scientifica