Agnelli corrono in un prato o pascolo

maiale biologicoIl benessere degli animali da cui provengono la carne, il latte e le uova in vendita nei supermercati non è mai stato così importante per i consumatori come in questi ultimi anni. Ma se per sapere da dove arrivano le uova è sufficiente leggere l’etichetta, non è così per carne e latticini. Per questo motivo, Compassion in World Farming Italia (Ciwf) ha lanciato una petizione per chiedere ai Ministri delle Politiche agricole e della Salute di introdurre un’etichettatura univoca e volontaria del metodo di allevamento da apporre a carne, latte e derivati.

Adesso sulle etichette di molti prodotti si trovano diciture rassicuranti e talvolta fuorvianti, sul metodo di allevamento degli animali e sul benessere animale. Oltre a trarre in inganno i consumatori, la mancanza di un’etichettatura univoca sul benessere animale è anche penalizzante per le aziende agricole virtuose, produttrici di carne e latte derivanti da allevamenti rispettosi delle condizioni di vita degli animali, che finiscono per perdersi tra decine di indicazioni vaghe e fantasiose.

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Ciwf Italia ha lanciato una petizione per chiedere l’introduzione di un’etichetta del metodo di allevamento e del benessere animale

Per il momento sono pochi  gli strumenti a disposizione dei consumatori per assicurarsi di acquistare un prodotto rispettoso degli animali. Uno di questi è la certificazione biologica, che richiede agli allevatori migliori standard di benessere animale rispetto al convenzionale.

L’introduzione di una forma di etichettatura del metodo di allevamento, che sia chiara e univoca, darebbe la possibilità ai consumatori di fare scelte informate e consapevoli, e finalmente di acquistare prodotti rispettosi del benessere animale per davvero.

Per firmare la petizione per un’etichettatura del metodo di allevamento clicca qui.

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