imballaggi plastica insalata packging

batteri resistentiIl mercato propone una grande varietà di insalate tagliate, pronte per l’uso e confezionate in contenitori sigillati da film di plastica. È noto che questo tipo di prodotti a base di insalata e altre verdure crude possa essere contaminato da batteri potenzialmente  pericolosi per la salute umana. Uno studio appena pubblicato su mBio, rivista della Società americana di microbiologia, ha scoperto che tra le specie presenti possono esserci anche tipi resistenti agli antibiotici. L’allarme proviene da un comunicato congiunto dell’Istituto tedesco Julius Kühn (JKI) e dell’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR).

I batteri resistenti agli antibiotici si sviluppano nel letame, nei fanghi di depurazione, nel suolo e in corsi e bacini d’acqua. “Il preoccupante ritrovamento di questo tipo di batteri sui vegetali – spiega Andreas Hensel, presidente del BfR –  è in linea con i riscontri avvenuti su altri cibi. Stiamo cercando di valutare che cosa  significhi in termini di rischio per i consumatori” .

insalata lavare acqua del rubinetto verdura
È sempre meglio lavare accuratamente le verdure crude, l’insalata e le erbe fresche con acqua potabile di rubinetto prima del consumo

Il consiglio è di lavare accuratamente verdure e insalate crude pronte all’uso prima del consumo, quando sono destinate a gruppi particolarmente vulnerabili come le donne incinte e le persone con le difese immunitarie abbassate, per esempio chi ha subito un trapianto d’organo o chi sta assumendo farmaci chemioterapici per trattare un tumore.  In alternativa le persone a rischio possono prepararsi insalate e verdure crude lavandole di persona molto bene  prima di mangiarle. L’operazione consente di minimizzare il rischio di ingestione di batteri nocivi o di batteri innocui  trasportatori di resistenza agli antibiotici, che può essere trasferita a microorganismi patogeni già presenti nel corpo, rendendoli resistenti.

 

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Barbara
Barbara
29 Novembre 2018 15:56

Vorrei capire : se un alimento da consumare crudo è contaminato da batteri pericolosi per la salute, è sufficiente lavarlo in acqua per diminuire o eliminare la carica batterica ?

Valeria Nardi
Reply to  Barbara
29 Novembre 2018 16:46

Gentilissima Barbara, qualche tempo fa avevamo pubblicato questo articolo sull’argomento: https://ilfattoalimentare.it/insalata-lavare-busta-izsv.html

Andrea
Andrea
30 Novembre 2018 07:56

Cito dall’articolo linkato…”Quindi, se si compra insalata in busta pronta da mangiare, non occorre rilavarla, ma piuttosto cercare di consumarla vicino alla data di confezionamento.”
Non vedo la coerenza.
Secondo: nell’ articolo linkato si parla di dose infettante; spero ci si riferisca solo a Listeria m., ( ma sembra un’ affermazione generica) , perché Salmonella deve essere assente, come è noto.
Terzo: il titolo fa esplicito riferimento alla IV gamma, ma è evidente che, data la fonte della contaminazione, il problema interessi in primis il prodotto” classico”…
in sostanza, un articolo quantomeno da rivedere ( l’ articolo, non lo studio, il cui merito è valutare l’ incidenza dei ” superbatteri” nell’ ambiente)

Giampaolo
Giampaolo
9 Dicembre 2018 15:50

Concordo con Andrea. Sono argomenti di estrema rilevanza, per la salute pubblica e per l’economia del settore. Ne risente anche l’autorevolezza dell’informazione che dovrebe essere meno guidata da emozione e da commenti apparentemente solidi perchè ‘ragionevoli’, ma poco scientifici.
Anche studi di grande utilità come quello sui batteri resistenti sono impoveriti se richiamati in contesti non scientifici.

Costante
Costante
10 Dicembre 2018 17:40

Per Andrea:
La salmonella deve essere assente …. in 25 g di prodotto