L’assenza di seri programmi istituzionali per l’educazione alimentare lascia campo aperto alle aziende, con il risultato che spesso si promuovono comportamenti non proprio salutari. Ne parla in questa nota Matteo Giannattasio già professore ordinario di Biochimica vegetale e responsabile del Master in agricoltura biologica all’Università di Napoli.
La (dis)educazione alimentare viene fatta a tutto campo dagli spot televisivi e dai cosiddetti articoli redazionali (null’altro che pubblicità più o meno mascherata) inseriti nelle pagine dei giornali dedicate all’informazione scientifica, entrambi strumenti di propaganda finanziati dall’industria alimentare. Un contributo viene anche dalle fandonie che circolano nei social network. C’è, però, anche la (dis)educazione ammantata di un’aura di scientificità.
Ne è un esempio quella che si trova sul sito del Barilla center for food and nutrition (Bcfn). Si legge a proposito della doppia piramide alimentare e ambientale elaborata dallo stesso Bcfn: “Gli alimenti a minore impatto ambientale sono anche consigliati dai nutrizionisti per la nostra salute, così come gli alimenti con un’impronta ambientale alta sono da consumare con moderazione per gli effetti sulla salute”. Tuttavia, se si va a guardare l’immagine della piramide ambientale (vedi foto in alto), si nota che biscotti e dolci sono posti nei piani bassi della piramide, insieme a nobili alimenti, come pane, riso, pasta e yogurt, di cui si consiglia giustamente un consumo quotidiano. Un lettore poco attento, che non verifica dove si trovano questi alimenti nella piramide alimentare, potrebbe essere tratto in inganno e pensare che anche per i biscotti e le merendine il consumo possa essere quotidiano.
Altra osservazione: sul sito è detto che il modello della doppia piramide alimentare e ambientale nasce dallo studio e dall’evoluzione della piramide alimentare, su cui si basa la dieta mediterranea. C’è da chiedersi se e in quale misura biscotti e merendine facciano parte della dieta mediterranea.
Per finire, un’errata corrige per i responsabili del sito della Barilla: nel paragrafo sui cereali sono stati inseriti anche i legumi, che cereali non sono.
Lasciare l’educazione alimentare nelle mani dell’industria alimentare comporta il rischio di conflitti di interesse.
Matteo Giannattasio
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[sostieni]
Buongiorno.
A me sembra che siano nel penultimo gradino della piramide alimentare e messi meglio per quanto riguarda la piramide ambientale. Non ho capito cosa Lei stia contestando. Il fatto che uno a colazione non possa mangiare molto spesso dei biscotti o una merenda? Oppure si é fatto dare i life cycle assessment dalla Barilla e ritiene che l’impatto ambientale sia stato mal calcolato? O in alternativa, sta cercando di tracciare le coordinate cartesiane su un’infografica, che secondo me ha l’obbiettivo di dare un messaggio generale e quindi, per definizione, non dettagliato ?
A me sembra molto chiaro: la prima che ha scritto:
“Il fatto che uno a colazione non possa mangiare molto spesso dei biscotti o una merenda”
Il “trucco” di mettere i biscotti è da una parte di metterli (in quella ambientale) al livello di alimenti con ottimo profilo in quella alimentare, dall’altra (ancora di più a mio parere) di farli passare molto buoni sul piano ambientale, è un periodo in cui questo argomento tira parecchio, ed il marketing ci si fionda
Sono una persona che certo non compra biscottini o o altro..
Secondo il mio parere ha fatto benissimo ad includerli. Troppe persone finte salutistiche pensano che un biscottino ultra zuccherato e raffino come quelli industriali siano meglio di altro… li vedi spesso in ufficio a farne scorta durante la pausa e non..
Almeno ora queste persone sanno che le cose non stanno come hanno sempre creduto.
Ma quindi lo stesso lettore disattento ( è anche ignorante dato che, come viene dato a intendere nell’articolo, eseguirebbe scelte per la sua dieta contemplando solo la piramide dell’impatto ambientale senza minimamente considerare la piramide alimentare) sarebbe indotto a consumare con maggior frequenza una porzione di dolci rispetto a una porzione di olio d’oliva o di legumi?
Mi sembra un articolo costruito sulla base del pregiudizio che le multinazionali alimentari sono solo brutte e cattive e cercano sempre di tirare acqua al proprio mulino.
Dato che, ad esclusione della carne suina che viene raffigurata e nominata esclusivamente nella piramide ambientale e dei legumi raffigurati in entrambi ma nominati nella sola piramide ambientale, ogni singolo alimento indicato in una tabella viene riportato nell’altra dove andrebbero posti i dolci in quella ambientale per non essere posti in una posizione fuorviante per un lettore così disattento?
Verso il vertice della piramide alimentare vi sono: carne bovina, formaggio, pesce, carne avicola, uova, dolci, biscotti, (manca la carne suina); verso la base della piramide ambientale troviamo gli stessi alimenti con esclusione di dolci e e biscotti che quindi, pur non costituendo alimenti ideali, non producono impatto ambientale. Quindi l’articolo è scritto nel verso giusto: chi si sofferma distrattamente sulla piramide ambientale può non recepire il messaggio di quella alimentare che pone dolci e biscotti tra gli alimenti da consumarsi con molta parsimonia. Il ogni caso pur essendo il pane e la pasta alla base della piramide alimentare, ed i dolci e i biscotti al vertice, si va sempre più affermando la consapevolezza e quindi il porre l’attenzione, sul fatto che, demonizzati gli zuccheri aggiunti, anche gli alimenti con carboidrati complessi vanno guardati e avvicinati in modo prudenziale .
Concordo con quanti non trovano in questa doppia piramide alcunché di scorretto; vorrei aggiungere: Barilla non ha nemmeno dato la forma dei suoi prodotti alle immagini cosa che vuol dire sicuramente onestà intellettuale.
I dolci nella piramide ambientale stanno tra Latte/Pane e Uova/Grassi che sono in generale i suoi componenti primari! Dove starebbe la scorrettezza?
Se lei va al sito della Barillla (www.mulinobianco.it), alla voce nutrizione e profilo nutrizionale, trova consigli dietetici del tutto condivisibili (Non eccedere. La colazione è essenziale per affrontare la mattinata senza cali di energia e di vitalità…Mai saltarla… Scegli gli ingredienti giusti… Un consiglio: la regola aurea per una corretta alimentazione è quella delle 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura. Con uno o due frutti al mattino riusciamo a rispettarla più facilmente). Stona però l’immagine che accompagna queste sagge raccomandazioni: un biscotto, che ha tutte le sembianze del frollino del Mulino bianco, inzuppato nel latte contenuto in una tazza su cui è raffigurato il mitico “mulino bianco”. Perché la scelta di questa immagine e non quella di un salutare, quanto anonimo, pezzo di pane inzuppato nel latte? Si tratta forse di una pubblicità, occulta, rifilata tra le righe di corretti consigli nutrizionali? Stesso interrogativo pone l’immagine che accompagna i consigli nutrizionali per una buona merenda: un succo (pare di arancia) insieme a una merendina che ha tutte le sembianze del “Pan Goccioli”, anch’esso prodotto del Mulino bianco. Ribadisco: una corretta educazione alimentare non può essere fatta dall’industria alimentare, perché come dicevano i romani: “Cicero pro domo sua”, ovvero ciascuno cerca di fare i propri interessi.
Mi sembra che i commenti necessitino di qualche chiarimento in più.
La piramide della Barilla non è fatta bene o male : è SBAGLIATA.
Nella piramide Alimentare i biscotti stanno vicino a formaggio e uova per frequenza di consumo: sbagliato. Tra l’altro nella dieta mediterranea i biscotti non esistono.
Nella piramide Ambientale hanno lo stesso impatto della Pasta..ma che c’entrano i biscotti?
Barilla pensa a fare i biscotti che alla corretta nutrizione ci pensano i dietologi
Nella piramide alimentare i dolci, e non solo i biscotti, sono all’apice della piramide, come in tutte le piramidi alimentari, formaggio e uova sono nella parte alta della piramide, come in tutte le piramidi alimentari; quindi in questa parte dov’è l’errore?
Nella piramide ambientale cosa c’è di strano ad inserire i dolci?
In questa doppia piramide (sviluppata da enti pubblici, a meno che non si ipotizzino dei complotti) vengono inseriti ugualmente i dolci.
Per quanto riguarda il riferimento alla dieta mediterranea..dove viene indicato che si tratta della doppia piramide della dieta mediterranea?