Latte e, a partire dai sei mesi, acqua. I bambini al di sotto dei cinque anni non dovrebbero bere nient’altro, se non ci sono motivazioni specifiche come allergie e intolleranze al latte, credenze religiose o la scelta da parte dei genitori di allevare i bambini in un regime vegano. In questi casi, però, ogni decisione andrebbe presa sotto stretto controllo medico, perché tutto ciò che si discosta dal latte può costituire un rischio per il corretto sviluppo del bambino.
Sono queste le severe indicazioni rese note dal consorzio Healthy Eating Research, che ha elaborato le raccomandazioni dell’Academy of Nutrition and Dietetics, dell’American Academy of Pediatric Dentistry, dell’American Academy of Pediatrics e dell’American Heart Association, ovvero di alcune delle principali società scientifiche americane.
I bambini – si legge nel documento – hanno necessità specifiche, e solo il latte materno, quello artificiale e quello vaccino e in seguito l’acqua assicurano tutto ciò di cui un organismo in crescita ha bisogno come la vitamina D, il calcio e il ferro. Le bevande vegetali, per esempio quelle di cocco, riso e avena, sempre più diffuse senza una reale motivazione nutrizionale, andrebbero evitate, con la sola eccezione di alcune bevande di soia addizionate di sali minerali e vitamine. E lo stesso vale per le bevande – anche a base di latte – zuccherate, dolcificate o aromatizzate. Se fino a poco tempo fa si pensava che fosse meglio ricorrere, per esempio, a un latte al cioccolato piuttosto che trovarsi di fronte a un bambino che rifiuta il latte, oggi le linee guida dicono che bisogna assolutamente evitare di abituare il bambino ai gusti dolci, ed essere più che moderati anche con i succhi di frutta e i soft drink, spesso dolcificati con sostanze i cui effetti sui bambini non sono chiari. Ovviamente, poi, non bisogna dare ai bambini bibite che contengano caffeina o altri stimolanti.
Ecco, in sintesi, che cosa raccomanda il comitato di esperti (e si può trovare sul sito, rappresentato in modo chiaro anche se in inglese):
- I succhi di frutta sono da evitare del tutto prima dell’anno di vita; tra uno e tre anni è ammessa una quantità non superiore a 120 ml al giorno; tra quattro e cinque anni si può arrivare al massimo a circa 180 ml.
- Nel primo anno di vita il latte dovrebbe essere l’unico alimento e poi l’unica bevanda cui affiancare, a partire dai sei mesi, piccole quantità di acqua e, se lo si desidera, e solo occasionalmente, di succo.
- Tra uno e due anni i bambini dovrebbero bere ogni giorno tra due e le tre tazze di latte intero.
- Tra i due e i tre anni dovrebbero bere due tazze di latte parzialmente scremato al giorno, quantità che arriva a due tazze e mezzo tra i quattro e i cinque anni.
- Per quanto riguarda l’acqua, dopo i sei mesi e fino a un anno i bambini possono berne circa 120 ml al giorno; tra uno e tre anni da 250 ml a 1 litro al giorno e tra i quattro e i cinque anni tra 350 ml e 1,2 litri al giorno.
Il richiamo finale è a non farsi sedurre dalle sempre più numerose offerte di bevande di ogni tipo, non rincorrere mode prive di fondamento e potenzialmente pericolose come appunto quelle delle bevande vegetali, aiutare i figli a sviluppare un gusto corretto, fornire loro tutto ciò di cui hanno bisogno ed evitare che fino da piccoli accumulino peso inutile a causa dell’eccesso di zuccheri.
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Giornalista scientifica