aspartame solcificanti

AspartameDomenica 29 aprile Report, il settimanale televisivo di attualità di Milena Gabanelli, ha mandato in onda un servizio di Sabrina Giannini sull’aspartame (un dolcificante ottenuto da due aminoacidi e utilizzato in centinaia di prodotti alimentari al posto dello zucchero, per azzerare o ridurre drasticamente le calorie). Il servizio lascia intendere che ci possono essere dei rischi seri per la salute se si assume in dose elevate. È proprio vero?

Per superare i livelli massimi di assunzione quotidiana previsti dall’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa), un bambino di 30 kg dovrebbe ingerire: 4 lattine di bibite light a zero calorie, 2 yogurt, 2 merendine e 10 caramelle dolcificate con l’edulcorante! Per un adulto di 60 kg la quantità raddoppia.

Nel servizio Report insinua il dubbio che il valore massimo sia stato approvato dagli esperti internazionali dei vari Paesi, sulla base di documenti scientifici proposti dal produttore americano (Searle) all’inizio degli anni ’80. L’accusa è di non avere utilizzato ricerche indipendenti ma pilotate, e quindi poco trasparenti. L’altra accusa rivolta all’Efsa è che tra i componenti della commissione esaminatrice ci sono persone legate alle industrie, lasciando intuire un evidente problema di  conflitto di interesse.

A questo punto Report introduce il parere dell’Istituto di ricerche oncologiche Ramazzini, secondo il quale le dosi calcolate dall’Efsa vanno riviste. Il parere è firmato dal direttore scientifico dell’istituto, Morando Soffritti. Lo studio realizzato su topi e ratti e presentato nel 2010, ha valutato l’insorgenza di tumori in relazione all’assunzione di aspartame. Per precisione va detto che l’Istituto Ramazzini è l’unica struttura indipendente ad aver realizzato in questi anni studi sul dolcificante. La Food and Drugs Administration americana e altri organismi scientifici hanno però riscontrato difetti nella ricerca e non hanno ritenuto utile prenderlo in considerazione. Non tutti la pensano così.

Secondo Soffritti i risultati sono chiari per cui è necessario rivedere la dose massima. In questa prospettiva forse basterebbero anche tre lattine di bibite dietetiche per fare raggiungere a un bambino di 30 kg un livello elevato di edulcorante. La buona notizia della vicenda è che l’Efsa da qualche mese ha riaperto il dossier e prenderà in esame i nuovi studi. Il parere definitivo è atteso per la fine di settembre.

Vale la pena precisare che il panel di esperti incaricato di studiare il dossier ha diffuso un Focal Point firmato dal tossicologo Alberto Mantovani dell’Istituto Superiore di Sanità, dove si invita a prendere in considerazione un aspetto critico che interviene nell’assunzione del dolcificante.

Secondo Mantovani bisogna valutare l’effetto dei metaboliti che si formano quando il dolcificante arriva nell’intestino. Uno dei tre componenti è il metanolo che nell’organismo si trasforma in formaldeide, una sostanza classificata come altamente cancerogena. Questo elemento è lo stesso verso cui punta il dito Soffritti dell’Istituto Ramazzini e secondo il tossicologo dell’Istituto superiore di Sanità la questione merita attenzione.

Che cosa succederà a settembre? Le possibilità sono diverse: un rinvio di qualche mese per ulteriori approfondimenti, la richiesta al produttore di nuove ricerche affidate a istituti indipendenti, l’obbligo di un avviso scritto sulle etichette, la drastica riduzione dei valori massimi consentiti…

In attesa degli eventi, è utile ricordare che le linee guida dell‘Istituto nazionale per la ricerca alimentare e la nutrizione (Inran) sconsigliano i dolcificanti nella dieta dei bambini fino a tre anni, alle donne in gravidanza e in allattamento. L’Istituto non va oltre, ma secondo i nutrizionisti il ricorso alle bibite e dei prodotti a zero calorie non è un buon sistema per rendere meno faticose le restrizioni dietetiche.

La quantità di cibi dolci nel pasto quotidiano deve essere limitata e i prodotti contenenti zucchero o miele non sono un problema. Occorre piuttosto abituare le persone a non zuccherare latte, tè, caffè e a mangiare dolci con moderazione. Le bibite zuccherate dovrebbero essere bevute solo in occasioni speciali e non certo come consigliava uno spot della Coca-Cola tutti i giorni a tavola.

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Luigi Tozzi
Luigi Tozzi
30 Aprile 2012 11:56

Certo Bové non è proprio il massimo della scienza, come gli studi citati sono stati confutati da ricerche successive. Ma si vede che alla Gabbanelli non interessava.
Quando EFSA da ragione a certe teorie (tipo carne clinata) va tutto bene, quando è a favore degli OGM (o altro) ecco che si grida alla parzialità. Ma siamo forse allo stadio quando si parla di sicurezza alimentare?

Paolo
Paolo
30 Aprile 2012 12:03

Sono anni che seguo report e questo è la seconda volta che punta le luci contro l’aspartame. il servizio è ben fatto (come tutti i loro servizi) e non lascia dubbi ne ombre su come in 30 anni sono state gestite le cose. OMS e INRAN si stanno giocando la loro credibilità.

Alessandro
Alessandro
30 Aprile 2012 16:33

L’Aspartame contiene Metanolo, non so se mi spiego, quello che se usato al posto dell’alcool etilico nel vino ammazza o fa diventare ciechi. Ancora non basta? Io ne sto alla larga e dico a tutti i miei amici di evitare i dolcificanti, molto meglio zuccherare un po’ meno o usare il buon vecchio zucchero o il miele.

Paola
Paola
30 Aprile 2012 14:09

Nella trasmissione e’stato detto dopo quanto tempo sorgono i segnali e quali sono gli esami da fare per vedere se ci sono stati dei danni a seguito di uso smodato e ripetuto di aspartame?

ciccio
ciccio
30 Aprile 2012 14:25

si dovrebbero mangiare dolci e bibite con moderazione perché dal punto di vista alimentare introducono eccessi di calorie e pochi valori nutritivi, non perché si assumono sostanze che possono provocare danni all’organismo perché tossiche… il principio di precauzione consiglierebbe di mettere un AVVISO sulle etichette…oppure le aziende cambino strategie..

franco
franco
30 Aprile 2012 15:03
Paola
Paola
1 Maggio 2012 14:40

Io non capisco…ma l’aspartame provoca o meno danni all’oragnismo come tumori?E dopo quanto tempo dall’assunzione?Sono preoccupata perche’ ne ho assunto troppo fino a poco fa..

Enrico
Enrico
1 Maggio 2012 06:46

Quando si tratta di testare farmaci, tutti a sottolineare che gli studi sugli animali non sono rappesentativi, poi, invece, in casi come questi si accetta per vedo che i risultati sugli animali siano traslabili sull’uomo…
Sottoline che FDA ha acclamato difetti nella ricerca…

elisabetta
elisabetta
2 Maggio 2012 14:32

Io ho fatto la prova su me stessa, dolcificare con l’aspartame non fa assolutamente perdere peso.
Ma una cosa è certa rende tutto più cattivo!
Meglio il buon vecchio zucchero con moderazione!

Simone
Simone
2 Maggio 2012 09:19

Report ha sottolineato nel suo servizio due aspetti. L’imparzialià dell’EFSA e della FDA, la cui indipendenza è messa a rischio da forti interessi delle lobby, le quali hanno molti dipendenti dell’EFSA appunto, nel loro libro paga, e l’aspetto legato a presunti difetti dello studio pubblicato dal Ramazzini. In realtà, parlo per esperienza poiché ho lavorato qualche anno con i topi nudi (senza pelo), il fatto di non sopprimerli in giovane età da maggior risalto alla ricerca, poiché permette di valutare l’effetto cancerogeno a lungo termine. Questo è il difetto imputato alla ricerca del Ramazzini. Gli altri laboratori, per abbattere i costi, sopprimono i topi in giovane età, per cui si valutano gli effetti di cancerogenesi solo a medio termine, ovvero si passa una informazione incompleta. Ma tant’è…questi sono i protocolli, per cui guiridicamente, l’EFSA è a posto, ma la realtà non è detto corrisponda a quella stabilita dai protocolli. Non resta che attendere l’ulteriore parere si settembre.

giorgia
giorgia
2 Maggio 2012 22:58

Qualche decennio fa, per imporre l’aspartame " sul mercato", le multinazionali chimiche finanziarono studi tesi a dimostrare che la " saccarina" era cancerogena …….. Gli allocchi si terrorizzarono e…. l’aspartame diventò universale …..
Ora si pubblicano cosiddetti studi per dimostrare che l’aspartame è cancerogeno, perché bisogna propinare agli allocchi la ( o lo ) stevia ( il quale fra una ventina d’anni risulterà cancerogeno, perché ci sarà un nuovo dolcificante …….)
Penso che bisognerebbe togliere la patria potestà ai genitori che propinano ai figli bevande,merende e junk food dolcificati con fruttosio e dolcificanti artificiali ; per gli adulti che usano questi cibi non provo nessuna comprensione, vista la loro stupidità.

Corrado
Corrado
8 Maggio 2012 16:46

tutti gli ottimi commenti dimostrano come il senso critico che permea la rete non possa essere smontato a tavolino da sedicenti esperti o burocrati.
Ma che figura ha fatto il Ministero della Salute e l’ISS? Sono pagati con i nostri denari e dovrebbero avere a cuore la salute pubblica? Sinceramente da stare a bocca aperta…..di questi tempi soprattutto..

Francesca F
Francesca F
8 Settembre 2012 13:38

Chi ha detto che dobbiamo bere bibite gassate e tutti quei prodtti INDUSTRIALI presenti sugli scaffali? Fai la scelta giusta. Alimentati con ciò che aveva l’uomo primitivo e vedrai quanti acquisti nella tua dispensa SIANO INUTILI!

alberto
alberto
11 Ottobre 2012 10:39

1
11 Ott 2012
alle 12:33
alberto

Io guarderei la puntata completa:

http://www.youtube.com/watch?v=SzTmxxf3LwY

E state attenti alle sigle:

ASPARTAME

– E951

– ACESULFAME K

– E950

– FONTE DI FENILALANINA

– SUCRALOSIO

– E955

Ora c’è la Stevia, realmente naturale ed acquistabile presso vari negozi bio o su internet sul sito http://www.leantichericettedeimonaci.it