Anisakis in pesce San Pietro refrigerato dalla Francia e solfiti in fette di arancia disidratate dalla Tailandia… Ritirati dal mercato europeo 42 prodotti
Anisakis in pesce San Pietro refrigerato dalla Francia e solfiti in fette di arancia disidratate dalla Tailandia… Ritirati dal mercato europeo 42 prodotti
Valeria Nardi 8 Novembre 2016Nella settimana n°44 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 42 (6 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende un caso per eccesso di mercurio in marlin del Pacifico (Makaira indica) affumicato, refrigerato e sottovuoto dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: infestazione da parassiti (Anisakis) in pesce San Pietro (Zeus faber) refrigerato dalla Francia.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: contenuto di solfiti troppo alto in fette di arancia disidratate dalla Thailandia; migrazione di nichel e livello di migrazione globale troppo alto da mixer con ciotola e ganci dalla Cina; aflatossine in fichi secchi provenienti dalla Turchia; mercurio in lombi sottovuoto scongelati pesce spada (Xiphias gladius) dalla Spagna.
Questa settimana non sono state segnalate esportazioni italiane in altri Paesi che siano state ritirate dal mercato.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Se i produttori facessero il proprio dovere non ci sarebbe più questo rischio. Per annientare l’anisakis è sufficiente portare il pesce ad almeno – 20 gradi. Deve essere messo in un abbattitore per legge ma molti per risparmiare tempo e denaro bypassano quest’operazione obbligatoria e questi sono i risultati.
L’abbattimento di temperatura se effettuato correttamente elimina il rischio di passaggio del parassita nell’uomo, ma il regolamento (CE) 853/2004 stabilisce che: “gli operatori non devono immettere sul mercato per il consumo umano i prodotti della pesca manifestamente invasi da parassiti.”