animali, legge , allerta, alimentarNon più solo cultura, ricerca scientifica e tecnica, paesaggio e patrimonio artistico, da pochi giorni la Repubblica italiana si impegna a tutelare anche ambiente, biodiversità, ecosistemi e animali. Il 9 febbraio la Camera dei deputati ha approvato l’introduzione di questo nuovo contenuto all’articolo 9, quindi tra i principi fondamentali, della carta Costituzionale. Grazie a tale inserimento, siamo diventati il quinto paese al mondo a prevedere la salvaguardia di animali e ambiente nella Costituzione. Tale novità segue l’orientamento europeo che deriva dall’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione, dove si precisa che gli animali sono esseri senzienti e si riconosce loro dignità.

Si tratta di un importante cambio di paradigma, che sta progressivamente conquistando anche una legittimazione giuridica. Finora, infatti, la legge considerava gli animali alla stregua di cose, mentre ora sono riconosciuti come esseri capaci di provare emozioni, dolore fisico e psicologico. Sempre l’articolo 9 delega al Parlamento il dovere di approvare le leggi a tutela degli animali. Saranno quindi le Camere a dover emanare la normativa che possa difendere ancora di più la fauna del Paese. A questa modifica se ne è aggiunta poi anche un’altra, che riguarda la sezione dedicata ai diritti e ai doveri dei cittadini, qui la riforma ha introdotto alcuni incisi per precisare che, nel suo svolgimento, l’iniziativa economica non deve recare danno “alla salute e all’ambiente” oltreché alla “sicurezza, libertà, e dignità umana”, già presenti in precedenza.

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Finora la legge considerava gli animali alla stregua di cose, mentre ora sono riconosciuti come esseri capaci di provare emozioni, dolore fisico e psicologico

I cambiamenti inseriti erano richiesti da tempo dalle associazioni impegnate nella difesa dell’ambiente e dei diritti degli animali e sono stati finalmente accolti, dopo molte mediazioni. Non si può negare che spesso i principi costituzionali siano disattesi nella quotidianità, ma i nuovi punti introdotti costituiranno comunque un’arma in più per chi è impegnato nella tutela dell’ambiente e degli animali e sanciscono un principio che potrà d’ora in avanti essere rivendicato. Non si tratta quindi solo di un evento dal valore simbolico, ma di un passo avanti nella nostra “civiltà giuridica” come sottolinea Alessandro Ricciuti, Presidente di Animal Law Italia nel commento degli avvocati esperti in diritto degli animali proposto da Animal Equality. “Noi giuristi e associazioni – dichiara Ricciuti – siamo pronti ad impegnarci affinché questo strumento aggiuntivo possa riempirsi di significati concreti e cambiare le leggi a tutela degli animali”.

Le nuove parti di testo aggiunte alla Costituzione comprendono infatti tutti gli animali, anche quelli allevati a scopo alimentare, che più di tutti sono storicamente considerati alla stregua di “beni”, intesi come “possesso” di qualcuno. Questi esseri viventi, rappresentano peraltro la maggior parte degli animali esistenti, escludendo gli insetti e gli animali acquatici. I dati sulla biomassa mondiale evidenziano infatti che circa il 70% degli uccelli del pianeta è costituito da uccelli da allevamento, mentre, per quanto riguarda i mammiferi, questa quota è ‘solo’ al 60% ma, tra i mammiferi, dobbiamo comprendere anche gli esseri umani, che rappresentano praticamente tutto il resto (36%), lasciando ai mammiferi selvatici una quota di appena il 4%.

animali, cane e gatto che mangiano affiancati da una ciotola doppia gialla
La modifica rischiava di passare facendo riferimento esclusivamente agli animali ‘da compagnia’. Si è però fortunatamente inserita la tutela per tutti gli animali

“La modifica all’articolo 9 – sottolinea Manuela Giacomini, avvocato specializzato in diritti degli animali – rischiava di passare facendo riferimento esclusivamente agli animali ‘da compagnia’. Si è invece fortunatamente mostrata una maggiore apertura, andando così a tutelare tutti gli animali, e questo è davvero importante. Non si fanno distinguo tra razze e specie, si parla di pari dignità, di pari importanza, di pari necessità di tutela e salvaguardia”.

© Riproduzione riservata; Foto: Fotolia

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Andrea Zanchi
Andrea Zanchi
15 Febbraio 2022 12:04

Tutti gli animali? Anche insetti e roditori?

Roberto
Roberto
Reply to  Andrea Zanchi
25 Febbraio 2022 10:26

Esatto, il concetto di “animale” è vasto.

Nel mio librone di Zoologia che studiai per sostenere l’esame all’università, ce n’erano tanti…

Dalle Spugne alle Meduse, dai Coralli alle Cozze, dai Lombrichi alle Lumache, dalle Rane ai Pesci…

Sandrino
Sandrino
16 Febbraio 2022 04:21

CHE BELLO ERA ORA UNA BELLISSIMA NOTIZIA

Vittoria
Vittoria
16 Febbraio 2022 23:41

Quanti anni hanno trascorso chiusi in gabbie di allevamenti intensivi , privati della loro libertà. Abbiamo dato voce per i loro diritti e insieme a milioni di voci finalmente la vittoria in costituzione è arrivata… Gli animali di allevamento sono esseri senzienti.. C è ancora tantissimo lavoro da fare ma..l obbiettivo non è più un miraggio. Sono solo una voce, ma ci faremo sentire in mezzo a milioni di voci…

Alessandra
Alessandra
10 Marzo 2022 09:55

Alleluja! Magari stiamo iniziando a capire che non siamo noi i padroni della Terra!

Claudia
Claudia
10 Marzo 2022 11:05

Una bellissima notizia!!!

Mario
Mario
10 Marzo 2022 11:13

Resta da vedere cosa sarà dell’applicazione pratica di questo principio inserito nella Costituzione, visto che dipenderà da leggi promulgate dal Parlamento e che dovranno necessariamente mediare tra tutela degli animali e allevamento degli stessi con finalità di compagnia o di macellazione e i legittimi interessi di chi materialmente se ne occupa.

Verosimilmente cambierà poco o nulla perché in Italia ormai son quasi scomparsi gli allevamenti di vecchia maniera, con animali che vivevano in poco spazio e con poco confort, grazie a leggi già in vigore da tempo, e lo stesso sta accadendo per il loro trasporto e macellazione… rischiamo soprattutto un aumento della burocrazia relativa causata dai maggiori controlli necessari e dalle norme più numerose da rispettare, con un conseguente aumento dei costi.

Pinuccio
Pinuccio
10 Marzo 2022 11:32

E’ un adeguamento delle leggi europee
Ci sono già in vigore regolamenti che identificano gli animali come esseri senzienti.
E la legislazione europea è sicuramente tra le più avanzate del mondo e continuerà a progredire in tal senso
Chi “esulta” non conosce quello che già si fa, anche negli allevamenti.

Pinuccio
Pinuccio
10 Marzo 2022 15:43

Sul Benessere animale in ambito UE

https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/animal-welfare

Quadro normativo dell’UE (estratto)
Gli standard di benessere degli animali nell’UE sono tra i più elevati al mondo. Qui vigono norme armonizzate a dimensione di Unione che disciplinano varie questioni di benessere per parecchie specie animali. La direttiva 98/58/CE del Consiglio definisce norme minime per la protezione di tutti gli animali negli allevamenti, mentre altre norme UE definiscono gli standard di benessere degli animali da allevamento durante il trasporto (Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate) e al momento dello stordimento e della macellazione (Regolamento (CE) n. 1099/2009 del Consiglio, del 24 settembre 2009 , relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento). Direttive specifiche disciplinano la protezione di singole categorie di animali, come ad esempio vitelli (Direttiva 2008/119/CE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli), suini (Direttiva 2008/120/CE del Consiglio, del 18 dicembre 2008 , che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini), galline ovaiole (Direttiva 1999/74/CE del Consiglio del 19 luglio 1999 che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole) e polli allevati per la produzione di carne (Direttiva 2007/43/CE del Consiglio, del 28 giugno 2007 , che stabilisce norme minime per la protezione dei polli allevati per la produzione di carne). Oltre agli animali da allevamento, anche gli animali impiegati negli esperimenti di laboratorio (Direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010 , sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici) e gli animali selvatici negli zoo (Council Directive 1999/22/EC of 29 March 1999 relating to the keeping of wild animals in zoos) sono tutelati da appositi standard armonizzati a dimensione UE. La legislazione verrà rivista nei prossimi anni.

Anche altre organizzazioni internazionali hanno emanato raccomandazioni e linee guida in tema di benessere degli animali come l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e il Consiglio d’Europa. L’UE figura tra i firmatari della Convenzione europea sulla protezione degli animali negli allevamenti adottata dal Consiglio d’Europa.

angelo
angelo
13 Marzo 2022 17:11

“Cambia la Costituzione, gli animali da allevamento non sono più ‘cose’, ma esseri senzienti”. Da qui ad essere rispettata e non stravolta come accade per altri articoli della costituzione, per esempio, ovviamente non esaustivo, “Art. 11, l’Italia ripudia la guerra; Art. 1, l’Italia é una repubblica fondata sul lavoro (sottopagato e precario, aggiungo io) ce ne passa.