prodottipestodipraScatta di nuovo un’allerta alimentare grave per un lotto di pesto alla genovese su cui ci sono seri sospetti di una contaminazione batterica di Clostridium botulinum. C’è la possibilità che divesi vasetti di prodotto siano nei frigoriferi di ignari consumatori e vengano consumati nei prossimi giorni.

 

Il Ministero della salute poche ore fa ha diffuso un comunicato dicendo che si tratta del “lotto 13G03” venduto “nell’alessandrino e con la data di scadenza 9 agosto 2013″. Si ripete il solito schema poco responsabile del Ministero per cui non viene indicata la marca del prodotto, non vengono fornite foto ai consumatori, e le catene di supermercati implicate nella vicenda non hanno diramato comunicati nei propri siti. In questo caso sembra che il pesto sia stato confezionato per una o più catene di supermercati (una è Conad – vedi aggiornamento) ma non ci sono comunicati in tal senso, anche se la legge obbliga il produttore e i distributori ad informare gli acquirenti.

Da settimane chiediamo a tutte le catene di supermercati di migliorare il sistema di avviso ai consumatori, ma i grandi gruppi preferiscono tacere. È un silenzio assordante, lo stesso silenzio per cui nessuno ha informato in modo adeguato che un lotto di frutti di bosco surgelati contaminato dal virus ell’epatite A  è stato distribuito in 403 supermercati e che molte confezioni possono ancora trovarsi nelle case dei consumatori. Per il momento ci sono oltre 200 persone colpite da epatite A, un numero destinato purtroppo ad aumentare.

 

Per il momento le notizie sul pesto sono ridotte ecco il comunicato del Ministero della salute.

“Il pesto, prodotto e confezionato dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova per conto di alcune grandi catene di distribuzione è transitato in una piattaforma di vendita situata nell’alessandrino e riporta la data di scadenza 9 agosto 2013 ed il numero di lotto 13G03 .

La ditta ha immediatamente disposto il ritiro del prodotto in commercio e sono in corso gli accertamenti delle ASL per valutare l’estensione dell’allerta sul territorio regionale ed extra regionale ma, al momento, non si può escludere la possibilità che alcuni vasetti possano già aver raggiunto il frigorifero di qualche ignaro consumatore.

Poiché la tossina prodotta dal clostridium botulinum è un veleno molto potente che può anche causare la morte di chi lo ingerisce, è opportuno che i consumatori che hanno acquistato il pesto della ditta Bruzzone e Ferrari non consumino il prodotto e lo restituiscano al punto di acquisto.

Sulle merci ritirate saranno disposti ulteriori controlli per valutare l’effettivo rischio sanitario.”

 

Roberto La Pira

© Riproduzione riservata

 

AGGIORNAMENTO 21 luglio

Secondo alcuni lettori de Il Fatto Alimentare, Conad ha inviato una mail ai possessori di carta fedeltà in cui invita a non consumare il pesto Conad Saporti&Dintorni. Nel teso non si cita il Clostridium botulinum ma si dice di non consumare assolutamente il pesto.

 

conad pesto ritirato

Ecco la mail spedita da Conad.

“Ciao,
nel tuo frigorifero di casa c’è una confezione di pesto fresco genovese Sapori&Dintorni appartenente a questo lotto di produzione?
Pesto genovese 90 g FRESCO a marchio Sapori&Dintorni CONAD
EAN 80128588
Lotto: 13G03
Da consumarsi entro: 09/08/2013
Prodotto per Conad da: Il Pesto di Prà di Bruzzone e Ferrari s.r.l
Nel caso, non consumarlo assolutamente, ma riconsegnarlo al responsabile del punto vendita dove hai compiuto l’acquisto, che provvederà a rimborsarlo o a sostituirlo con un prodotto analogo.
Ti inviamo questa comunicazione perché abbiamo disposto il ritiro dal mercato con richiamo del lotto di produzione indicato sopra: una misura precauzionale da noi attuata in seguito alla segnalazione, ricevuta dal produttore, che ci informava di aver rilevato, nell’ambito dei controlli di qualità di routine, un lotto non corrispondente ai requisiti di sicurezza, per la presenza di un microrganismo potenzialmente rischioso per la salute.
La procedura di ritiro dai nostri negozi è già stata completata, tuttavia invitiamo i clienti alla massima attenzione e a controllare con cura scadenza e codici del prodotto nel frigorifero di casa.
Grazie
Conad Soc. Coop.”

 

Foto: Conad.it, Ilsecoloxix.it

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eleonora marchini
eleonora marchini
21 Luglio 2013 00:22

Segnalo di aver ricevuto ieri una mail da Conad che avvisava della presenza di un possibile agente patogeno nelle confezioni di pesto Sapori e Dintorni prodotto dalla ditta su menzionata, con indicazione del lotto e della scadenza. Conad incita i consumatori a ritornare le confezioni corrispondenti presso i punti vendita x sostituzione o rimborso.

Isabel Longato
Isabel Longato
21 Luglio 2013 15:15

Io ho ricevuto questa mattina (dopo mia richiesta di informazione) una mail da Esselunga dove ho comprato il pesto sabato scorso, che dice:

Gentile Cliente,

Esselunga La invita, nel caso sia in possesso di una confezione di – PESTO di PRA’ gr.130 e gr. 90 con data di scadenza 09/08/2013 e Lotto 13G03 prodotto da Il Pesto di Prà di Bruzzone e Ferrari s.r.l – a non consumarlo, ma a riconsegnarlo al responsabile del negozio dove lo ha acquistato, che provvederà a rimborsarlo o a sostituirlo con un articolo analogo.

Dopo avere ricevuto una comunicazione dal produttore con la quale ci informava di avere eseguito controlli analitici che evidenziano un lotto di prodotto non corrispondente ai requisiti di sicurezza, per la presenza di un microrganismo potenzialmente rischioso per la salute, Esselunga ha deciso precauzionalmente di contattarLa.

Isabel Longato
Isabel Longato
21 Luglio 2013 15:17

invece la ditta che lo produce mi ha scritto quanto segue:

Gentile Isabel

Il nostro prodotto è distribuito anche nella sua regione pertanto è
necessario che lei verifiche se il vasetto che ha a casa appartiene
al lotto ritirato che è il:
13G03 con scadenza il 9 Agosto.
Se il vasetto che ha a casa appartiene a questo lotto le consigliamo
di riportarlo al punto ventita dove le verrà rimborsato.

Ci teniamo a precisare che il ritiro del solo lotto 13G03 che abbiamo
predisposto è stata effettuato a scopo precauzionale, sulla base di
analisi che noi stessi abbiamo richiesto ed effettuato, in tali
analisi sono stati rilevati dei parametri non conformi , sebbene ci
teniamo a precisare che la tossina dannosa non è stata finora
rilevata.

La procedura rientra nell’abituale piano di autocontrollo previsto
dalla nostra azienda ai fini di garantire la massima tutela di tutti i
consumatori e la più elevata qualità dei nostri prodotti, pertanto le
comunico che sugli
agli altri lotti, ad oggi, non ci risultano anomalie.

Auspichiamo che tutti comprendano l’enorme sforzo che da noi è stato
fatto per trasmettere il senso di responsabilità e serietà che ci
contraddistingue: questo è il codice etico e professionale a cui noi
facciamo riferimento ogni giorno e che non potrà mai venir meno anche
a discapito della nostra immagine.

Speriamo inoltre che la trasparenza e la tempestività con cui siamo
intervenuti sia stata apprezzata.

Saremo lieti di accogliere Lei e la sua famiglia in azienda per
toccare con mano la nostra realtà che si basa su standard e processi
produttivi di altissimo livello.

giovanna
21 Luglio 2013 16:52

Mi sembra comunque un’imprudenza mettere sul mercato prodotti prima di conoscere l’esito delle analisi sulla sicurezza. Io sono un’abituale consumatrice di questo pesto che trovo ottimo, ma leggo su vari posts che non si può sterilizzare, è vero? allora non lo comprerò piu.

Gabriele
Gabriele
Reply to  giovanna
31 Luglio 2013 13:53

Se aspettassero i risultati delle analisi per la ricerca della tossina botulinica, molto probabilmente il prodotto sarebbe già scaduto.
Il prodotto non è sterilizzato perché perderebbe di molto le sue caratteristiche organolettiche; per tal motivo lo trova molto più buono rispetto ad un prodotto sottoposto a sterilizzazione.

daniela
daniela
21 Luglio 2013 21:05

buona sera,proprio questa sera,qui in vacanza in Liguria, ho acquistato e utilizzato un vasetto di pesto ligure,non del marchio nominato ,ma della ditta spaggiari con scadenza 10/8/2013 lotto 511…spero non sia uno dei marchi a rischio diffusi e non nominati…mi chiedo comunque vista la gravita’del caso,come mai non sia stato attivato quanto meno un numero verde a cui rivolgersi per avere qualche certezza in piu’ circa i marchi che potrebbero esser stati coi volti

Diana
Diana
21 Luglio 2013 22:32

La pagina facebook Bene Insieme (di Conad), ha rilasciato un comunicato a riguardo.

Giampiero
Giampiero
22 Luglio 2013 09:30

non diaciamo cavolate, su conservazione, marchi o altro, ogni produttore famoso o meno famoso fa analisi, ma raramente ma può accadere che un lotto presenti problemi di conservazione. TUTTI i prodotti subiscono trattamenti di conservazione, dalla pastorizzazione all’acidificazione, ecc.. Quindi Giovanna è impossibile che non venga sterilizzato un prodotto, tra l’altro se è buono lo compri ma non perchè succede un guaio su un lotto non compri più quel marchio, anche Audi era la pecora nera degli anni ’80 e vedi ora, o tanti marchi alimentari che magari non sapete che sono stati bloccati per problemi