Nella settimana n°26 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 53 (10 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: diossine in fegato di merluzzo dalla Lettonia; presenza di allergene (uova) non dichiarato in etichetta di cotolette di pesce (Theragra chalcogramma) impanate e congelate dai Paesi Bassi.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carni bovine refrigerate provenienti dall’Argentina; mercurio saraghi refrigerati (Diplodus sargus) dalla Spagna; presenza di Bacillus cereus e alta carica batterica in mangimi semplici per suini dalla Cina.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carne bovina disossata e congelata dal Brasile; solfiti non dichiarati in gamberetti rosa di profondità (Parapeneus longirostris) dalla Croazia; sostanza non autorizzata (profenofos) in peperoni in salamoia dall’India; mercurio in pesce spada congelato dal Portogallo; aflatossine in pistacchi dall’Iran; presenza di DNA di ruminante in mangimi completi per la trote.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Svezia segnala la presenza non dichiarata in etichetta di albume d’uovo e di latte in “albicocche e amaretto”.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione