Gli alimenti ultra-trasformati hanno un impatto significativo sulla salute globale del cuore, e per questo l’assunzione andrebbe limitata. Si tratta dei prodotti che, in base al NOVA Food Classification System, rientrano nella sottoclasse 4, quella delle “formulazioni industriali costituite interamente o principalmente da sostanze estratte dagli alimenti (oli, grassi, zucchero, amido e proteine) per uso industriale”.
Ultra-trasformati e cuore
Il monito giunge dal congresso dell’American Heart Association in programma a Filadelfia dal 16 al 18 novembre, durante il quale saranno presentati i risultati preliminari di uno studio svolto dai ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che non lascia dubbi: a ogni 5% di calorie fornite da un prodotto ultra-trasformato corrisponde una percentuale analoga di diminuzione della salute cardiovascolare.
I ricercatori hanno specificato che cosa intendono con quest’ultimo parametro: un punteggio globale dato da un sistema di valutazione chiamato Life’s Simple 7, che comprende sette elementi, e cioè il controllo della pressione, quello della glicemia, il fatto di fumare o meno, la dieta quotidiana, il peso e un livello adeguato di attività fisica, ciascuno dei quali ha un suo ruolo nel determinare il rischio globale. Ebbene, le persone che assumono il 70% delle calorie quotidiane attraverso alimenti ultra-trasformati hanno una probabilità dimezzata di avere una salute del cuore ‘ideale’ rispetto a chi si limita a un consumo del 40%.
Le raccomandazioni degli esperti
I nutrizionisti e i cardiologi dei CDC sono giunti a dimostrare l’effetto degli alimenti ultra-trasformati sulla salute considerando i dati della rilevazione National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), effettuata tra il 2011 e il 2016 su quasi 13.500 persone con 20 o più anni invitate a tenere conto di tutto ciò che mangiavano nelle 24 ore e a rispondere ad alcune domande sulla loro salute cardiovascolare. Anche se non è stata identificata alcuna classe di ingredienti particolarmente dannosa, i risultati hanno dimostrato quanto sia importante fare le giuste scelte in materia di dieta in generale, preferire alimenti poco lavorati, meglio se cucinati a casa, e quanto modifiche delle abitudini anche di modesta entità (per esempio la sostituzione di un paio di porzioni di carne con del pesce a settimana, o del pane bianco con quello integrale) possano apportare grandi benefici.
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Giornalista scientifica
Trattandosi di una indagine epidemiologica si verifica l’effetto, ma non è chiara la causa. Partendo dal presupposto che le molecole (proteine, lipidi e glucidi) sono uguali, che si tratti di alimenti ultra trasformati che no, cosa fa la differenza?
la differenza la fa la somma dei nutrienti dei quali è composto il boccone che stai masticando.
E, ovviamente, un conto è consumare un prodotto fresco, colto e mangiato nel più breve tempo possibile, un conto è mangiare un cibo ultraprocessato e ricco di additivi vari
La domanda è legittima e la risposta sarà , quando ci sarà , complessa e di non facile lettura probabilmente, espongo qui sotto quello che credo da incompetente.
I cibi ultra trasformati non rispettano assolutamente il principio di equilibrio tra le varie componenti nutrienti di un alimento , che in un prodotto naturale si mitigano e si completano per favorire il nostro metabolismo nell’atto di digerirle e utilizzarle.
Lo scopo degli alimenti ultra attraverso l’uso di sostanze non bilanciate , di dubbia provenienza industriale , ottenuta con procedimenti oscuri da sostanze o vegetali o più spesso da sostanze inorganiche , è quello di convincere e ingannare i sensi dei consumatori.
Temo non sia sufficiente nemmeno leggere le etichette perchè alcune sostanze passano attraverso le leggi e la decenza per arrivarci nello stomaco senza lasciare tracce scritte.
Queste stesse sostanze si accumulano poi spesso in varie parti del corpo avvelenandoci e facendoci ammalare.
Quindi se uno mangia sempre bistecche alla griglia, lardo di colonnata e una fetta di torta di mele fatta in casa (alimenti semplici e non ultra-trasformati), non corre nessun rischio?!?
Per me il lato positivo delle discussioni è che ci aiutano a tirare fuori le cose che sappiamo , o crediamo di sapere , ad ascoltare i punti di vista degli altri a cui va riconosciuto sempre il diritto di esprimersi e una volta ricevute le critiche prima di controbattere spesso si andrà a controllare le proprie fonti per capire se siamo nel giusto oppure se dobbiamo modificare le nostre certezze.
Premesso questo , la domanda del signor Roberto è legittima ma come ben sappiamo tutti la banda dei cibi cosidetti di “demerito” è composta da innumerevoli elementi e noi anche se volessimo fare i virtuosi non potremmo mai evitare qualcuno di questi demeriti perchè fanno parte della tradizione , della cultura ecc.ecc e ognuno di noi ha i propri idoli.
E’ banale quando si parla , si badi bene diciamo parlare e non vietare ed esprimendo un proprio parere , del rischio che si corre mangiando spesso un certo tipo di alimento additare qualche cosa d’altro.
E’ per me logico che i tre alimenti citati non sono il massimo della salubrità e anzi peggio se mangiati in continuazione ma questo non toglie colpevolezza agli ultratrasformati.
La mia opinione, ed immagino neppure tanto originale, è che non ci siano alimenti da condannare e altri da assolvere.
Il mio precedente intervento era volutamente provocatorio per dire che, come sempre, è la dose che produce delle conseguenze. E come non c’è un cibo buono in assoluto che non fa mai male qualunque sia la quantità assunta, non credo esista un cibo cattivo (gli ultra-trasformati, nel caso in questione) che faccia male in qualunque dose.
Se così fosse, con tutta la Nutella che ho mangiato nella mia vita e tutte le merendine consumate da bambino, ora dovrei essere in condizioni fisiche catastrofiche.
Sono invece in buona forma fisica, credo, perchè mangio un po’ di tutto, senza esagerare, tengo controllato il mio peso e faccio attività sportiva
Questa è la madre di tutte le battaglie dietetiche , quando si parla di stile di vita noi pensiamo quasi esclusivamente al cibo e poi al resto , invece credo che quello che mangiamo sia solo una parte del tutto che porta alla salute .
Non si puo’ affermare che se mangio bene , secondo il mio credo , e poi vivo mille preoccupazioni ossessive, non dormo , vivo in mezzo all’inquinamento ed altre cose ( solo per fare degli esempi )
io otterrò la salute , mi sembra evidente che noi siamo l’equilibrio di innumerabili fattori e la nostra salute ne è diretta conseguenza.
Noi parliamo sempre di qualità del cibo ma anche la quantità è fondamentale , e se mi è concesso una osservazione che esprimo malvolentieri , il corpo umano è straordinariamente resistente e tiene a bada situazioni sbilanciate anche per lunghissimi tempi.
Detto questo però la mia personalissima convinzione che ci sono effettivamente sostanze buone e sostanze cattive , il cianuro di potassio è un veleno sia che io ne assuma un miliardesimo di grammo , che non mi fa effetto oppure che ne prenda da morirne.
Ma mi dia un solo motivo valido per cui io dovrei volontariamente assumerlo.
Arrivo al punto finale del mio ragionamento non trattato precedentemente per non allungare troppo il testo. Ho citato il cianuro di potassio che è un veleno presente in tanti prodotti naturali per affermare la differenza tra prodotti naturali non trasformati e prodotti industriali trasformati.
La natura mette veleni in tanti prodotti ma fornisce anche spesso un sapore o un aspetto premonitore oppure insegna in maniera crudele a starne alla larga , alcuni esempi eclatanti insegnano a tutti che bisogna studiarli attentamente ed evitarli per stare bene.
Al contrario i prodotti trasformati e ultratrasformati grazie ai miracoli degli insaporitori ,coloranti e conservanti imbroglia i nostri sensi e ci invita a consumarli sempre di più e sempre più spesso , creando dipendenza o qualcosa di simile come vogliate chiamarla.
E ci sono solo le parole per cercare di farne stare lontano perché gli effetti non sono immediati ma dilazionati nel tempo e ad effetto variabile da individuo a individuo.
Finalmente l’obesità viene considerata non un mero problems estetico ma una malattia e come tale deve essere trattata e curata SOLO da Medici e non più da imbonitori senza titoli di specie…
Per quello che si può capire alla fine anche mangiando alimenti ultra trasformati ma con la dovuta attenzione all’equilibrio generale potrebbero non insorgere problemì. Probabilmente quello che più influisce, stando alle ultime ricerche e considerazioni di chi studia il problema, è l’assunzione di fibra solubile e insolubile effettivamente utile alla flora batterica intestinale, che negli ultra trasformati non è il massimo, oltre a mangiare poca carne che sembra effettivamente essere un’altra condizione per avere meno problemi
Il fatto è, come al solito, che se non si segue un preciso piano alimentare/dieta è difficile che la nostra abitudine alimentare sia effettivamente corretta.