Caratteristiche nutrizionali di 16.000 alimenti trasformati: poca differenza tra i prodotti meno cari e gli altri secondo le analisi ufficiali
Caratteristiche nutrizionali di 16.000 alimenti trasformati: poca differenza tra i prodotti meno cari e gli altri secondo le analisi ufficiali
Valeria Nardi 29 Luglio 2015L’Agenzia per la sicurezza alimentare (Anses), l’Osservatorio per la qualità dell’alimentazione (Oqali) e l’Istituto nazionale di ricerca agronomica (Inra) francesi hanno analizzato le informazioni nutrizionali disponibili sulle confezioni di oltre 16.000 prodotti trasformati, raccolti tra il 2008 e il 2011 e che coprono quasi tutti i settori alimentari. La conclusione è che i prodotti di primo prezzo non hanno una qualità nutrizionale più povera, rispetto agli altri segmenti del mercato (marchi dei distributori e marchi nazionali).
Emerge, invece, che la varietà di prodotti offerta con i marchi dei distributori è più ridotta, in particolare per i prodotti con poco zucchero, come le composte e le marmellate, quelli di qualità superiore e quelli lattiero caseari. Inoltre, ipotizzando che un consumatore sia fedele ai prodotti di un solo segmento di mercato, le simulazioni teoriche indicano che chi acquista esclusivamente prodotti di primo prezzo tende a ridurre l’assunzione di proteine. Tuttavia, afferma l’Anses, dato che l’assunzione di proteine da parte della popolazione francese è superiore alle dosi consigliate, il consumo di prodotti di primo prezzo non comporta il rischio di una carenza o inadeguatezza di proteine per il consumatore.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione