E’ vero che le bevande, i dolci, le gomme da masticare e in generale tutti gli alimenti sugar free proteggono i denti e aiutano a perdere peso? Dipende. A volte possono addirittura danneggiare i denti, così come favorire i disturbi gastrointestinali. Quanto alla perdita di peso, è assai difficile che essa si realizzi sostituendo gli zuccheri normali con quelli a più basso contenuto calorico. E’ questa, in sintesi, la conclusione di una revisione sistematica della letteratura scientifica, effettuata dai ricercatori delle Università di Helsinki, Boston e del Nevada del Sud e pubblicata sul British Journal of Dentistry. I ricercatori smentiscono alcuni dei luoghi comuni più radicati sui sostituti del saccarosio, e mettono in guardia dalle conseguenze di un falso senso di sicurezza.

Gli autori hanno scandagliato le ricerche condotte negli ultimi anni in particolare sui cosiddetti polioli o polialcoli (zuccheri complessi come  il sorbitolo e lo xilitolo), e si sono accorti di un primo dato allarmante: la scarsità di informazioni disponibili, che li ha costretti a elaborare una revisione descrittiva, con pochi numeri. Per questo motivo le conclusioni non sono categoriche, ma sottolineano la necessità di usare prudenza nel consumare questi prodotti: anche se è vero che alcuni di questi zuccheri possono far diminuire il rischio di carie (molto dipende dal prodotto nel suo insieme).

Per esempio nelle  gomme da masticare e nelle bevande, spesso oltre agli zuccheri sono presenti aromatizzanti,  conservanti e altre sostanze che favoriscono lo sviluppo dell’acidità nel cavo orale e, con essa, l’avanzamento dell’erosione dello smalto considerato un  fattore favorevole alla carie. Inoltre, siccome la maggior parte dei polioli non viene assorbita a livello intestinale, un consumo regolare di significative quantità di alimenti sugar free può favorire forme di dissenteria, come viene riportato anche sulle avvertenze in etichetta. Infine, nessuno di questi zuccheri è privo di calorie, anche se molti, a parità di peso, hanno un quantitativo energetico sensibilmente ridotto rispetto allo zucchero, anche del 50%.

I polioli, inoltre, non sono tutti uguali, il migliore sembra essere lo xilitolo (sostanza che vanta anche il maggior numero di studi),  dichiarato dalla Food and Drug Administration e dall’Unione Europea “amico dei denti” e sostanza che inibisce la carie. Lo xilitolo  abbassa il rischio di carie per tre motivi: non subisce una fermentazione acida a opera dei batteri del cavo orale; può ridurre il numero di batteri presenti in bocca perché abbassa la quantità di zuccheri disponibili; può stimolare la sintesi di alcuni enzimi salivari che, a loro volta, inibiscono la crescita batterica. Il sorbitolo, diffusissimo anche perché più economico rispetto allo xilitolo, può invece determinare nel cavo orale una fermentazione acida, ed è quindi assai meno efficace nel contrastare la carie.

Le probabilità di perdere peso consumando prodotti con  questi zuccheri sono esigue,  perchè i polialcoli  hanno un  loro contenuto calorico, e molte persone  – come dimostrano diversi studi – si sentono autorizzate ad assumerne di più rispetto agli alimenti tradizionali, per cui alla fine il conteggio calorico può essere sfavorevole.

In definitiva – concludono gli autori – sarebbe opportuno condurre studi più dettagliati e affidabili e ricordarsi che non esiste alcun prodotto realmente sicuro e benefico per  i denti e per ridurre le calorie.

© Riproduzione riservata