acqua minerale

In Italia esistono oltre 200 marche di acqua minerale che si distinguono fra loro per una manciata di sali minerali disciolti. Poi ci sono circa 2 mila tipi di acqua del rubinetto, per le quali vale lo stesso discorso. Distinguere quelle in bottiglia da quelle ‘del sindaco’ è possibile solo perché, in alcune aree, dal rubinetto esce acqua con un’eccessiva presenza di cloro sgradevole al palato.

Nella stragrande maggioranza dei casi, però, se trattata adeguatamente, l’acqua di rubinetto è buona. La cosa meno conosciuta è che la bottiglia ha un costo decisamente superiore rispetto al prezzo dell’acqua, e che l’impatto ambientale correlato all’imbottigliamento e alla distribuzione nei supermercati è elevato anche se si recuperano i contenitori.

Secondo un’indagine di Greenpeace del 2021 in Italia si consumano ogni anno circa 11 miliardi di bottiglie in plastica (Pet) considerando acque minerali e bevande confezionate. In realtà non ci sono dati precisi al riguardo ed è difficile differenziare tra bottiglie grandi e piccole. Il riferimento certo è quello fornito da Mineracqua che, per l’anno 2018, parla di 13,7 miliardi di litri di acqua minerale bevuta (221 litri a testa) senza specificare il numero di  bottiglie. Poi bisogna considerare le bibite, ma anche in questo caso si parla di litri e non di bottiglie. La cosa certa è che per quanto riguarda i consumi siamo ai primi posti della classifica mondiale subito dopo il Messico. Probabilmente se consideriamo il numero di bottiglie  guadagniamo la prima posizione, perché in Messico scusano molto i boccioli in plastica o vetro da 10 litri. Secondo Greenpeace in Italia più del 60% (7 miliardi circa) di queste bottiglie non vengono riciclate e rischiano di essere disperse nell’ambiente e nei mari, contribuendo in modo massiccio all’inquinamento del pianeta. E’ quanto emerge da un rapporto su produzione, consumo e riciclo delle bottiglie di plastica in Italia pubblicato dall’associazione ambientalista l’anno scorso. Per vedere l’infografica clicca qui.

© Riproduzione riservata; Foto: Greenpeace, Fotolia

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Roberto
Roberto
16 Giugno 2022 12:40

Trovo fuorviante attribuire responsabilità ad un materiale e non ai comportamenti:

“Secondo Greenpeace in Italia più del 60% (7 miliardi circa) di queste bottiglie non vengono riciclate e rischiano di essere disperse nell’ambiente e nei mari, contribuendo in modo massiccio all’inquinamento del pianeta.”

Non è colpa della plastica se ci sono comportamenti incivili.

Basterebbe che quella non riciclata finisca nei termovalorizzatori, la quale restituirebbe in parte l’energia usata per la sua produzione.

luigiR
luigiR
17 Giugno 2022 15:31

Lo Stato dovrebbe iniziare a tassare l’uso della plastica, in tutte le sue forme, e misurare questa tassa in funzione di quanta, a fine vita, ne venga riciclata. Tuttavia, sarebbe forse meglio se, con la forza, sostenuta ancora dallo Stato in misura “embrionale”, della ricerca scientifica, si potesse sostituire i prodotti di origine fossile con altri più sostenibili ed ecologici. Non sarei molto favorevole all’uso dei termovalorizzatori per risolverne il problema della dispersione nell’ambiente, perché la sua combustione, ad altissime temperature e pur con tutti i filtri di questo mondo, non rilascia certo solo vapore acqueo…

Roberto
Roberto
Reply to  luigiR
22 Giugno 2022 09:50

Per mestiere analizziamo anche le emissioni dei termovalorizzatori e posso garantire, dati alla mano, che da quelli bene gestiti ciò che esce dai camini è migliore dell’aria presente in una qualunque città con medio traffico automobilistico.

gianni
gianni
25 Giugno 2022 09:52

https://acp.it/assets/media/Quaderni-acp-2019_263-PE_as1.pdf
Nanopatologie da nanopolveri……..e più sono alte le temperature di esercizio e più piccole sono le particelle espulse, per me le plastiche non devono essere bruciate.

Gaetano
Gaetano
14 Luglio 2022 12:54

Se abbiamo a cuore la nostra salute e quella del nostro pianeta dobbiamo impegnarci nel diminuire il consumo di plastica. Per raggiungere questo scopo abbiamo tante possibilità: bere acqua del rubinetto, rinunciare a tutte le bevande zuccherate che come dimostrano alcuni recenti studi, sono responsabili, tra le altre cose di invecchiamento precoce. Al ristorante chiedere acqua solo in bottiglia di vetro; nei negozi rifiutiamo sempre sacchetti di plastica.
Sono piccoli gesti, coi quali però riusciamo a incidere significativamente e diamo degli esempi che possono far riflettere altri cittadini inducendoli a imitarci.
Buona estate a tutti senza plastica e senza cvid