Un bicchiere di acqua di cocco dopo l’attività fisica è meglio di uno sport drink, perché assicura un quantitativo di potassio molto più alto, e fornisce meno zuccheri e più antiossidanti. Quando poi l’esercizio è stato molto intenso, l’acqua di cocco resta un’ottima sostituta delle bevande energetiche, a patto che si aggiunga una piccola quantità di sale da cucina.
Esce promossa questa bibita del tutto naturale, da non confondere con il latte di cocco (estratto dalla polpa e ricco di grassi), da un’analisi dettagliata della sua composizione presentata a un meeting dell’American Chemical Society svoltosi nei giorni scorsi a Filadelfia, presentata da un gruppo di ricercatori dell’Indiana University di New Albany.
L’acqua di cocco negli ultimi anni ha acquisito una popolarità crescente come sostituto naturale delle bevande formulate specificamente per gli sportivi (che, al contrario, di recente hanno suscitato numerose critiche) soprattutto da quando, nel 2010, il tennista John Isner, durante la partita più lunga della storia di Wimbledon, protrattasi oltre undici ore e cinque minuti, ha retto lo sforzo contro Nicolas Mahut, e vinto il match, bevendo appunto acqua di cocco salata.
Da allora viene proposta in vari formati come energetico a tutti gli sportivi, ma fino a oggi non era stata ancora resa nota un’analisi dettagliata della sua composizione, tale da giustificare tanto entusiasmo. Ci hanno pensato i ricercatori di New Albany, verificando come l’acqua estratta da cocchi ancora verdi, giovani, contiene in media ben 1.500 milligrammi per litro di potassio, il minerale che più va perso durante lo sforzo fisico, contro i 300 mg/l medi di Gatorade e Powerade. Inoltre la bevanda è ricca di antiossidanti e a basso contenuto calorico (da 45 a 60 calorie per 250 millilitri, contro le 130 medie degli sport drinks), e costa (almeno negli Stati Uniti) quanto Gatorade e Powerade, dai 3 ai 5 dollari per lattina e bottiglie da 250-500 ml.
Tuttavia, contiene meno sodio rispetto alle bevande di sintesi, circa 400 mg/l, contro i 600 mg/l di Gatorade e simili, e per questo, in caso di sforzo prolungato o intenso, che può depauperare le riserve di sodio dell’organismo, andrebbe corretta con un po’ di sale da cucina.
In generale, comunque, gli autori sottolineano che quando l’esercizio dura meno di un’ora e non ha una grande intensità, l’acqua è più che sufficiente a reintegrare i liquidi persi con il sudore. Sempre che l’organismo possieda le giuste quantità di potassio, assicurate senza bisogno di supplementi da un apporto adeguato di vegetali (soprattutto a foglie verdi) e frutta (in primo luogo le banane).
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Giornalista scientifica
Di sodio se ne assume fin troppo, evitate di aggiungerlo che è meglio
Saluti