Olio di palma e deforestazione: dopo il Sud-Est Asiatico ora la minaccia è per l’Africa e il Sud America. Uno studio della Duke University
Olio di palma e deforestazione: dopo il Sud-Est Asiatico ora la minaccia è per l’Africa e il Sud America. Uno studio della Duke University
Beniamino Bonardi 3 Agosto 2016La coltivazione di olio di palma si sta espandendo dal Sud-Est asiatico all’Africa, all’America centro-meridionale e ai Caraibi, aumentando il rischio di perdita di foreste e di specie di uccelli e mammiferi vulnerabili in tre continenti, con un aumento globale delle emissioni di gas serra. Lo rileva uno studio della statunitense Duke University, pubblicato dalla rivista PLoS ONE, sulla base di 25 anni di immagini ad alta risoluzione di Google Earth e del satellite Landsat, che ha preso in considerazione 20 paesi dei tre continenti più i Caraibi. I ricercatori della Duke University hanno anche formulato una previsione, sulla base di modelli, di dove è più probabile che in futuro si verifichino le maggiori deforestazioni, a causa di assenza di politiche di tutela.
Nel recente passato, i maggiori tassi di deforestazione si sono registrati nel Sud-Est asiatico e in Sud America, in particolare in Indonesia, Ecuador e Perù, dove più della metà di tutte le palme da olio sono coltivate su terreni sottratti alle foreste a partire dal 1989. Per il futuro, le più grandi aree di foresta tropicale vulnerabile sono in Africa e in Sud America, dove oltre il 30% delle foreste all’interno di terreni adatti per le piantagioni di palma da olio è senza protezione.
La crescente domanda mondiale di olio di palma ha fatto sì che la distruzione di foreste per far posto alla coltivazione di palme da olio coinvolga 43 nazioni, con impatti sulla biodiversità molto diversi da paese a paese e da regione e regione.
Foto aeree di Greenpeace
Indonesia
http://www.greenpeace.org/international/en/multimedia/photos/indonesian-forest-fires/
Cameroon
http://www.greenpeace.org/international/en/multimedia/slideshows/-Forest-Clearing-Cameroon/
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Oltre agli alimenti, sarebbe il caso di cominciare a focalizzare l’attenzione anche sui cosmetici, altra grossa categoria di prodotti dove l’olio di palma è usatissimo… ad esempio, è diventato molto, molto difficile trovare una saponetta dove NON sia presente, per identificarlo basta leggere gli ingredienti: “sodium palmate” e “sodium palm kernelate” sono rispettivamente derivati da olio di palma e di palmisto. Vedere link:
http://www.saicosatispalmi.org/index.php/ingredienti-e-dritte/162-come-riconoscere-un-sapone