Basta snack dolci e salati sugli scaffali davanti alle casse dei supermercati. U2 propone prodotti salutari con un punteggio nutrizionale
Basta snack dolci e salati sugli scaffali davanti alle casse dei supermercati. U2 propone prodotti salutari con un punteggio nutrizionale
Giulia Crepaldi 18 Maggio 2016Nel 2014 Il Fatto Alimentare aveva lanciato una petizione per chiedere la rimozione di snack poco salutari, caramelle e altri tipi di dolci dagli scaffali posizionati davanti alle casse dei supermercati, prendendo spunto da alcune iniziative prese in Europa. Il motivo? L’acquisto dei prodotti esposti nelle avancasse è strettamente collegato a decisioni impulsive, spesso guidate dai capricci dei bambini che accompagnano i genitori. La nostra petizione non ha raccolto molto successo. Solo un anno dopo la catena di supermercati U2 ha annunciato di voler modificare l’assortimento delle avancasse togliendo dolciumi e caramelle per fare posto a snack salutari. La rivoluzione coinvolgerà tutti i punti vendita U2 entro il 2016. Si tratta di una “decisione controcorrente” così l’ha definita l’amministratore delegato di Unes Mario Gasbarrino la scorsa settimana a Cibus, annunciando che il processo di sostituzione dei prodotti è già iniziato.
C’è di più. Gli snack salutari che si troveranno nelle avancasse esporranno il loro “posizionamento nutrizionale” nel frontalino, la targhetta sullo scaffale con le informazioni sul prodotto. Il posizionamento nutrizionale, indicato con un punteggio da 1 a 5 stelle, è stato ottenuto utilizzando un software messo a disposizione dall’Università di Parma, che analizza le caratteristiche nutrizionali del prodotto. “Il punteggio rappresenta una sintesi completa delle caratteristiche nutrizionali rispetto al semplice calcolo delle calorie – spiega Gasbarrino – e noi per garantire una buona qualità nutrizionale, abbiamo deciso di esporre solo snack con un punteggio superiore a 2 stelle“.
Mentre la rivoluzione delle avancasse è in corso, Unes sta monitorando l’andamento delle vendite in quattro punti vendita U2, per valutare l’effetto delle informazioni nutrizionali. Anche se dati ponderati si avranno tra qualche mese, quelli preliminari sembrano premiare la scelta di Unes. Nei supermercati pilota non è stata registrata una riduzione degli incassi rispetto al periodo precedente e ii prodotti con i punteggi più alti sono i più gettonati. I primi risultati sembrerebbero confermare la modalità dell’acquisto di impulso dei consumatori che comprano indipendentemente dal tipo di snack esposto. In questo modo, però, il consumatore ha la possibilità di orientarsi verso scelte più salutari.
Unes ci ha già abituati a iniziative inusuali rispetto ad altre catene di supermercati, come l’eliminazione delle promozioni, la battaglia per il mantenimento dell’indicazione dello stabilimento o del paese di produzione dei prodotti segnalato nel frontalino. Tutte iniziative che si inseriscono in una strategia volta a promuovere una spesa consapevole e, per quanto possibile, sostenibile. Per Gasbarrino la sostituzione dei prodotti in vendita nelle avancasse non è un atteggiamento punitivo nei confronti delle aziende del settore dolciario, i cui prodotti saranno comunque esposti in altre aree del supermercato, ma “una scelta di coerenza”.
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Complimenti bellissima iniziativa di U2
bravi,bravi ci vorrebbero piu negozi u2