![](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2013/07/seppia-pesce-160540701.jpg)
![seppia molluschi](https://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2016/03/Fotolia_77309066_Subscription_Monthly_M-300x200.jpg)
Eurofishmarket ha lanciato una petizione su Change.org per poter distinguere i totani e i calamari che vengono sbiancati con acqua ossigenata (perossido di idrogeno). Questa possibilità è stata approvata da poco e subito sono iniziate le perplessità da parte di alcuni addetti ai lavori, come abbiamo evidenziato in Il Fatto Alimentare ne ha parlato. La richiesta di chiarimenti è scaturita dai media, dalle associazioni di consumatori e dagli operatori che non utilizzano questo sistema per sbiancare e rendere più belli totani e molluschi. È possibile trovare e firmare la petizione a questo link.
Nella stessa categoria
Ben venga la petizione, ma comunque sia… non chiamateli calamari!
Sono privi di “buon” sapore, rivolti a consumatori privi di gusto (spero solo per mancata conoscenza del prodotto originale) o a quelli morbosamenti curiosi come me.
[Io ho assaggiato quelli con citrati, non so se presente perossido, non c’è in etichetta. Sono immangiabili].
L’unico vantaggio e nemmeno tanto grande, è il prezzo, circa la metà di quelli freschi.
Ma per quanto mi riguarda han preso il volo, per cui direi decisamente uno spreco.