Il ministro dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale del Vietnam ha chiesto alle agenzie governative di intervenire con urgenza e in forma coordinata, per garantire la sicurezza degli alimenti, informando gli agricoltori sui rischi sanitari derivanti dall’utilizzo di sostanze vietate e di antibiotici, così come dei danni che queste praticano provocano agli stessi lavoratori e alle imprese.
Sul mercato vietnamita ci sono 5.300 marchi di fertilizzanti, un numero enorme rispetto ad altri paesi, anche con un’agricoltura sviluppata, come la Thailandia, che ne ha un centinaio. Questa quantità di prodotti chimici per l’agricoltura ne rende difficile il controllo e gli agricoltori sono facilmente esposti al rischio di utilizzare sostanze illegali e prodotti. Nei primi nove mesi di quest’anno, le ispezioni effettuate hanno rilevato come la percentuale di frutta e verdura con residui di pesticidi oltre le soglie consentite sia in rapido aumento e abbia raggiunto il 10,3%, rispetto a una media annua del sei-otto per cento.
Analogamente, la carne con residui di antibiotici e altre sostanze oltre i limiti ammessi ha raggiunto il 7,6%. Come riferisce Vietnamnet, il governo intende rendere pubblici i nomi delle imprese che utilizzano prodotti vietati e, al contempo, chiede alle autorità locali di creare dei luoghi dove i cittadini possano comprare alimenti sicuri, perché ne è garantita la filiera produttiva.
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