In occasione della settimana per l’allattamento materno (1-7 ottobre) il sito Epicentro, curato dall’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso dati Istat del 2013, da cui risulta che in Italia il numero di mesi di allattamento esclusivo al seno è mediamente 4,1. Il valore più alto si registra nella provincia autonoma di Trento (5 mesi) e quello più basso in Sicilia (3,5 mesi). Aumentano, rispetto al 2005, le donne che hanno deciso di allattare, anche per brevi periodi o in modo complementare con un regime “misto” (85,5% contro l’81,1%) e il periodo complessivo di allattamento al seno si allunga indipendentemente dall’età della madre su tutto il territorio nazionale.
Osservando la distribuzione geografica, si nota una maggiore diffusione nel Nord-est (88,5%), e al Sud la quota più bassa (82,8%), ma solo per effetto della bassa percentuale della Sicilia (71,1%). La durata media dell’allattamento è più alta nel Centro (9,1 mesi) e registra i valori più bassi nelle regioni meridionali (8,2 mesi). Anche la durata media dell’allattamento esclusivo è differenziata sul territorio: bassa al Sud (3,9 mesi) e più elevata nel Nord-est (4,3 mesi).
Il livello d’istruzione influisce sensibilmente sulla pratica dell’allattamento al seno: allattano in proporzione maggiore le donne con un titolo di studio più alto (89%), la quota tra le meno istruite è invece sensibilmente più bassa della media (82,2%), benché in forte crescita rispetto al 2005 (76,1%). Anche la durata cresce con il livello di istruzione. Le mamme straniere allattano maggiormente al seno (89,4%, contro l’84,6% delle italiane) e per periodi più lunghi (in media 9,2 mesi, contro 8,1 delle italiane), con un periodo esclusivo leggermente più prolungato (4,8, contro 4,4 mesi).