Gran Premio di F1: gli incendi dolosi delle foreste indonesiane per coltivare la palma da olio mettono a rischio la gara di Singapore
Gran Premio di F1: gli incendi dolosi delle foreste indonesiane per coltivare la palma da olio mettono a rischio la gara di Singapore
Beniamino Bonardi 18 Settembre 2015Le dense nubi di fumo bianco provenienti dall’Indonesia, che da settimane avvolgono diversi paesi del Sud-Est asiatico, sono arrivate all’attenzione mondiale perché stanno mettendo a rischio lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1 di Singapore, previsto in notturna domenica 20 settembre. I rischi riguardano sia la salute del pubblico, sia la visibilità dei piloti. Non si tratta del fumo proveniente dagli incendi estivi dovuti al clima caldo e secco ma alle diffuse pratiche dolose di chi ricorre a questi metodi criminali per distruggere la foresta tropicale, rendendo il terreno disponibile e fertile per la coltivazione di piantagioni, in particolare di quelle di palma da olio.
Come spiega il quotidiano economico francese Les Echos, nelle ultime due settimane decine di migliaia di persone sono state colpite da infezioni respiratorie, le scuole sono state chiuse e molti voli cancellati in Malesia, Indonesia e a Singapore, che si trova di fronte all’isola di Sumatra, una delle zone più colpite dai roghi, in particolare nell’area del Parco nazionale di Tesso Nilo, istituito nel 2004, che è teatro di roghi sin da maggio.
Dopo che molti eventi sportivi sono stati cancellati, gli organizzatori del Gran Premio di Singapore hanno adottato diverse precauzioni: gli spettatori saranno avvertiti dei rischi attraverso schermi giganti, saranno distribuite mascherine e squadre mediche saranno pronte a intervenire in caso di necessità. Lunedì 14 settembre, l’inquinamento atmosferico a Singapore indicava 222 punti sulla scala Pollutant Standard Index, il dato più alto dall’inizio dell’anno e ben al di sopra del livello 200 che classifica l’aria come “molto insalubre“.
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Da parte di tutta la mia famiglia esiste la volontà di boicottare tutte le imprese che usano l’olio di palma e non solo quello.
Cerco di diffondere con una certa difficoltà la mia decisione per ottenere altri proseliti.
Voi che avete la possibilità mettete banners su tutti i siti disponibili e pubblicità in tv. È costoso ma spero per tutti noi in qualche benefattore.
tutte queste sono cose molto importanti da far conoscere e diffondere senza ombra di dubbio però il pensiero più semplice e spontaneo che ho avuto leggendo il titolo è che non so’cosa sia più inutile e dannoso fra i due…l’olio di palma o le gare di formula uno….mi sembra una “bella gara”
Come mai i più importanti organi d’informazione pubblici come la RAI non ne parlano mai? Solo in Italia esiste questo silenzio comprato a fior di Euro?