EXPO 2015: via il cartello della Malesia. E’ in contrasto con la legge UE. La scritta “senza olio di palma” sulle etichette dei prodotti è legale
EXPO 2015: via il cartello della Malesia. E’ in contrasto con la legge UE. La scritta “senza olio di palma” sulle etichette dei prodotti è legale
Redazione 27 Maggio 2015Il padiglione della Malesia a Expo 2015 dedica ampio spazio alle coltivazioni di palma da olio, e nel racconto compare anche un cartello con la scritta “No Palm Oil – Etichetta illegale” (vedi foto a lato). Il cartello si riferisce alla frase presente sulle confezioni di alcuni prodotti alimentari venduti in Italia e in Europa. Per accreditare la tesi il testo cita la posizioni di “esperti in campo legale“e di un “rinomato studio legale internazionale” (vedi foto) secondo cui la dicitura non può essere riportata sulle etichette. La questione non è proprio così e questo parere è privo di valore giuridico. In Europa contano le leggi varate dal Parlamento (1) e le sentenze della Corte di Giustizia di Lussemburgo, nient’altro. Frasi come “No palm oil” oppure “Senza olio di palma” possono essere utilizzate ogni qual volta l’azienda ritenga utile fare conoscere al consumatore l’assenza di un ingrediente che per ragioni di salute, dietetiche, etiche… non è gradito.
D’altro canto basta entrare in un supermercato per trovare sulle confezioni di diciture come Indicazioni come: “senza OGM”, “vegetariano”, “vegano”, “senza carne di maiale”, “senza alcol”, “senza additivi”, “senza coloranti artificiali”, ora anche “senza olio di palma”. Si tratta di indicazione che rispondono a esigenze dettate dal credo religioso o da sensibilità e pensieri. Diritti fondamentali, tutelati dalle carte costituzionali e dai relativi trattati, nel rispetto delle libertà di scelta di ciascuno. Vale la pena di ricordare che 10-15 anni fa quando le aziende decidono di sostituire gli acidi grassi idrogenati dalle ricette (accusati di nuocere alla salute) con l’olio di palma, le confezioni recavano la dicitura ” senza acidi grassi idrogenati “.
L’Esposizione Universale non è luogo di propaganda su teoremi interpretativi del diritto europeo, e il messaggio proposto nel padiglione della Malesia è scorretto e può ingenerare confusione. Per questo motivo Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade hanno inviato una lettera al commissario di Expo 2015 Giuseppe Sala auspicando la rimozione del cartello.
(1) Ai sensi del regolamento UE 1169/2011, ‘la fornitura di informazioni sugli alimenti tende a un livello elevato di protezione della salute e degli interessi dei consumatori, fornendo ai consumatori finali le basi per effettuare delle scelte consapevoli e per utilizzare gli alimenti in modo sicuro, nel rispetto in particolare di considerazioni sanitarie, economiche, ambientali, sociali ed etiche.’ (articolo 3, Obiettivi generali). Su tali premesse, è certamente ammesso l’impiego in etichetta di indicazioni facoltative – ivi comprese quelle relative agli ingredienti – a condizione che esse siano chiare, comprensibili e veritiere, perciò dimostrabili. Senza mai suggerire ‘che l’alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l’assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive‘ (articolo 7.1.c, Pratiche leali d’informazione).
Non entro nel merito del discorso olio di palma e del caso specifico (sul quale posso essere d’accordo) ma l’avv. Dongo nel seguente articolo
http://www.ilfattoalimentare.it/grassi-idrogenati-etichetta.html
cita come scorretta l’indicazione “grassi vegetali non idrogenati” o “senza grassi idrogenati”, mi domando a questo punto quali siano le indicazioni “senza” ammesse: chi e come stabilisce se “tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche”?. Entrare in un supermercato e trovare tutte queste indicazioni non è sinonimo di applicazione corretta delle norme.
tutto quel che si dice negli ultimi tempi continua non convincermi, poiché non risponde al mio dubbio sulla garanzia che l’olio di palma non nuoce alla salute. Lo dico perché ben 25 anni fa il pediatra primario del policlinico di roma mi disse di non dare mai la nutella a mio figlio, chè contiene olio di palma, molto nocivo…. e questo vorrebbe dire che da la Ferrero propina da 40 anni veleno ai golosi…
Non è l’olio di palma in se che fa male è la quantità elevata di olio di palma che fa male essendo presente in moltissimi prodotti e in quantità elevata e contenendo troppi acidi grassi saturi
Speriamo che il commissario giuseppe sala non lo ignori.
Vorrei tranquillizzare il padiglione Malesia, meta di mie diverse vacanze: l’idea di illegalizzare qualcosa che è legale e lecito mi pare sia un po’ bizzarra, ma niente paura, noi consumatori corriamo ai ripari leggendo bene le etichette. Leggo quello che c’è nei prodotti che acquisto e ben venga un po’ di burro in luogo di grassi vari. Dieci secondi si possono ben impegnare per leggere gli ingredienti e diventare consumatore che sceglie. Per fortuna, in Italia lo posso fare; mi spiace solo che nel resto del mondo, quando viaggio, non so mai cosa mi ritrovo nel piatto.