Basta utilizzare le parole chiave “promozioni supermercati”, “volantini”, “offerte” su Google o altri motori di ricerca per avere una panoramica di siti web che promettono di aiutarci a trovare l’offerta giusta. Per ricevere via mail gli aggiornamenti delle promozioni in atto nella nostra città è obbligatorio registrarsi al sito, lasciando i nostri dati.
Le mail che riceviamo, a volte una vera e propria invasione, possono aiutarci a ottenere ottime informazioni, ma ci inducono soprattutto a comprare, sfruttando le nostre modalità e scelte di acquisto. L’approccio è analogo per tutti: si seleziona la città nella quale si voglio trovare le offerte, si sceglie se sfogliare e visionare i volantini oppure orientarsi su un settore specifico e un tipo di catena distributiva per scoprirne le offerte.
In questo modo, le catene distributive e i produttori hanno nuovi mezzi per fare pubblicità grazie a computer, tablet e smartphone. Attraverso le App le persone possono ricevere informazioni geolocalizzate, sulle offerte presenti nei supermercati che in quel momento si trovano nelle vicinanze. I risultati sono ricavati in modo automatico incrociando i dati tra i prodotti in offerta, il luogo dove ci troviamo e il punto vendita dove si possono acquistare. Si tratta di una nuova formula pubblicitaria che possiamo situare a a metà strada tra lo shopping tradizionale e la vendita on line. Consultando i siti dedicati ai volantini e alle offerte, il consumatore scopre quando il bene di consumo desiderato è in promozione e può scegliere in quale punto vendita comprare.
Nel caso di una spesa corposa e consistente, la consultazione dei volantini può diventare interessante nonostante si perda del tempo per comparare e scegliere i prodotti tra le varie offerte. Nella quotidianità, quando si acquistano soltanto le cose che mancano nella nostra dispensa, il tempo da dedicare alla ricerca risulta eccessivo e non compensa il risparmio, soprattutto quando il punto di vendita si trova lontano da casa, come avviene per i coupon di cui Il Fatto Alimentare ha già parlato.
Valeria Torazza
© Riproduzione riservata
analisi di mercato