Lo scorso 21 novembre è stata inaugurata presso la Fondazione Feltrinelli la mostra “Zucchero. Una biografia del mondo.” Dal 7 al 23 Dicembre l’esposizione si sposta nell’elegante cornice della Fondazione Adolfo Pini, Corso Garibaldi 3 a Milano. La mostra, che merita sicuramente di essere visitata, è accompagnata da un nutrito programma di incontri volti ad approfondire tematiche legate al mondo dello zucchero non solo dal punto di vista storico, ma anche nutrizionale ed artistico con laboratori dedicati alle famiglie e che si protrarranno sino al 23 dicembre 2025. Segnaliamo che anche il direttore, Roberto la Pira, domenica 21 dicembre alle 16:00 terrà una conferenza dal titolo Troppo dolce per essere vero: viaggio nell’inganno dello zucchero (vedi programma completo sotto).
Ideata e progettata da Laura Prosperi docente di Storia economica presso l’Università degli studi di Milano Bicocca, nonché direttrice del Master Cibo & Società e di Best4Food, curatrice insieme a Luca Mocarelli Docente di Storia economica presso lo stesso Ateneo, e Giorgio Dell’Oro docente di Storia politica e sociale dell’età moderna presso Università degli studi di Milano Bicocca. La mostra è finanziata dal PNRR con il patrocinio di Fondazione Cariplo, OnFoods e del Comune di Milano.

La mostra
Un accattivante percorso narrativo che si snoda attraverso una serie di pannelli installati negli spazi della Fondazione dove, l’eleganza della composizione grafica si sposa perfettamente con gli ambienti che li ospitano. L’intreccio di testo e iconografia accompagna il visitatore alla scoperta del mondo dello zucchero che viene svelato in tutti i suoi aspetti per aiutarci a comprendere che non si tratta solo di un alimento che ha addolcito e continua ad addolcire i palati dell’umanità, ma la cui storia ha anche un lato amaro che è quello della schiavitù, dello spopolamento dei territori utili ai fini della sua coltivazione, e del ripopolamento degli stessi attraverso la tratta degli schiavi dall’Africa.
La storia dello zucchero
Ma la storia dello zucchero è molto più antica di quello che pensiamo perché, in realtà, risale ad Alessandro Magno come ci racconta lo storico Giorgio Dell’oro che, durante la sua brillante esposizione, evidenzia le infinite sfaccettature e curiosità di questo alimento.
Alcune delle curiosità che si approfondiscono: non solo canna da zucchero ma tanti i tentativi di produzione di zucchero dall’uva, dalla barbabietola e persino dalla castagna; il rapporto tra lo zucchero e la Liebig; o la presenza di quattro zuccherifici nella Milano del Sette-Ottocento, al tempo capitale dello zucchero di tutta la penisola italiana.
Lo zucchero “croce e delizia” viene qui ben rappresentato permettendoci di rileggere la storia del colonialismo, dell’industrializzazione, lo sviluppo della tecnologia, gli aspetti sociali, ma anche di scoprire quali e quanti sono stati gli interessi che hanno direzionato le dinamiche di consumo che, a un certo punto della storia, trasformano lo zucchero da bene di lusso a un bene di consumo di massa.
Gli eccessi
Quella dello zucchero è una storia che continua a far parte dell’umanità, e che forse morirà con essa, oggi limitato per le conseguenze che il suo consumo eccessivo ha sulla salute al punto da incidere a livello sociale sui costi del sistema sanitario, a causa di malattie come il diabete e l’obesità, lo zucchero continua ad essere protagonista di interessi economici e industriali.
Ma quello che noi consumatori conosciamo di questo alimento, che è parte integrante della nostra vita, è davvero riduttivo e questa esposizione ci permette di scoprire un mondo che non è fatto solo di caramelle e zucchero filato e che, ancora una volta, quello che arriva sulla nostra tavola edulcorato da bucoliche pubblicità non risponde sempre alla realtà.

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