Quando si vuole risparmiare al supermercato, la scelta del punto vendita può fare la differenza, soprattutto in città come Milano, dove la concorrenza tra insegne di iper è molto forte. Nel capoluogo lombardo una famiglia che mette nel carrello solo prodotti di marca potrebbe risparmiare fino a 1.270 euro in un anno. È questo ciò che emerge dalla sezione milanese dell’ultima edizione dell’annuale classifica dei supermercati e degli ipermercati più convenienti pubblicata da Altroconsumo.
A Milano Iperal al primo posto
Quest’anno sul podio dei più convenienti troviamo Iperal con il negozio di viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo, seguito da un altro punto vendita della stessa catena, in viale Monza 241 (vedi tabella). Seguono due Iper affiancati da Tigros in quinta posizione. Esselunga, che in genere si posiziona nella fascia alta della classifica, scivola al decimo posto con il punto vendita di Via Adriano 81. Questo rappresenta un cambiamento notevole rispetto alla storica percezione di Esselunga come catena milanese più economica. Adesso il divario di prezzo rispetto ai leader della classifica si è fatto più evidente avendo raggiunto 7 punti (vuol dire che la spesa fatta riempiendo il carrello solo con prodotti di marca escludendo quelli a marchio dell’insegna o con prezzi più bassi arriva a costare il 7%). IperCoop la Torre di via Benozzo si aggiudica la 16 °posizione e qui la spesa costa 8% rispetto al primo classificato. In fondo alla classifica troviamo Carrefour Market di Corso Lodi e di via Soderini, e U2 Supermercato di via Vallazze 87.

Stessa catena ma prezzi diversi
La rilevazione di Altroconsumo evidenzia un aspetto poco noto: una sensibile variazione dei prezzi nei supermercati nella stessa catena della stessa città. Questo accade perché ogni punto vendita, in funzione del quartiere, del posizionamento e delle dimensioni (in genere gli ipermercati sono più economici) applica un listino diverso. Se il supermercato si trova in un quartiere dove non ci sono altri punti vendita i prezzi salgono inevitabilmente, mentre scendono quando ci sono concorrenti nelle immediate vicinanze. Lo stesso accade se il punto vendita si trova in una zona centrale o in periferia.
Gli esempi sono tanti: Il Gigante Le Cupole di San Giuliano Milanese ha prezzi inferiori del 4% rispetto al Gigante di via Lorenteggio. Al Conad di via Togliatti i listini sono inferiori dell’8 %rispetto al Conad di via della Pecetta. La stessa cosa si registra nell’Esselunga di via Adriano più economico del 5% rispetto a quello di Piazza Ovidio.
© Riproduzione riservata

Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24



Bellissimo articolo