Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di mortadella affettata in busta venduta con i marchi Gli Affettati, Strafette e senza marchio e prodotta dal Salumificio Fratelli Riva, per la possibile presenza di pistacchio non dichiarato in etichetta. I prodotti interessati sono i seguenti:
- Mortadella a marchio Gli Affettati Bennet, in confezioni da 100 grammi, con il numero di lotto 95277 e i termini minimi di conservazione (Tmc) 02/06/2023 e 21/06/2023; il richiamo è stato segnalato anche dai supermercati Bennet;
- Mortadella senza marchio, in confezioni da 120 grammi, con il numero di lotto 95277 e i Tmc 26/05/2023, 31/05/2023 e 02/06/2023; il richiamo è stato segnalato anche dai supermercati Pam Panorama (aggiornamento del 1° giugno 2023);
- Mortadella senza marchio, in confezioni da 100 grammi, con il numero di lotto 95277 e il Tmc 31/05/2023;
- Mortadella a marchio Strafette di Italy D, in confezioni da 140 grammi, con il numero di lotto 95277 e i Tmc 29/05/2023, 01/06/2023 e 29/06/2023.
La mortadella richiamata è stata prodotta dall’azienda Salumificio Fratelli Riva Spa, nello stabilimento di via Rossini 10, a Molteno, in provincia di Lecco (marchio di identificazione IT 1316L CE).
A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone allergiche alla frutta a guscio di non consumare il prodotto con i marchi e i termini minimi di conservazione segnalati e restituirla al punto vendita d’acquisto. Il consumo del prodotto non comporta rischi per le persone che non sono allergiche a pistacchi o frutta a guscio.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 100 richiami, per un totale di 207 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.